Aldo Bianchini
SALERNO – Ci siamo, tutto è pronto per la settima edizione del “Salerno Boat Show 23” che non esiterei a definire come il “Gallozzi Boat Show” perché, credo, che la città di Salerno destinataria di un atto di riconoscenza da parte della “Gallozzi Group” c’entri poco o niente (almeno dal punto di vista della sponsorizzazione pubblica) con l’ideazione e la concreta realizzazione di un evento che, seppure privato e nato dal nulla, diventa anno dopo anno sempre più importante nella rete del panorama nazionale dei saloni nautici patrocinati da Confindustria Nautica, in cui il Salerno Boat Show si presenta quest’anno con una formula addirittura rinnovata che prevede cinque giornate di apertura gratuita al pubblico, dalle 10.00 alle 18.00, rispetto alle quattro delle precedenti edizioni.
L’idillio, secondo me, tra il Boat Show e l’Amministrazione Comunale (così come con quella Provinciale e Regionale, sebbene sarà proprio il governatore Vincenzo De Luca a tagliare il nastro mercoledì mattina 1° novembre alle ore 11.00) non è ancora scattato e siccome i matrimoni si fanno almeno in due l’incanto non si è tradotto in un avvenimento capace di coinvolgere, con manifestazioni collegate, l’intera cittadinanza che ancora (come è accaduto fino alla VI edizione del 2022) con numeri risicati visita il boat show più per curiosità passeggera che con mero e proprio senso di quello che l’evento potrebbe offrire a tutto il territorio, e che già in gran parte offre.
La nautica è uno degli indicatori economici più rilevanti della Nazione che è e resta una nazione prevalentemente di mare (come è la città di Salerno), ma la politica in genere e in special modo quella locale sembra non accorgersene; non capisce che la nautica non è soltanto uno show-business per ricchi, ma è il volano che crea e distribuisce economia (ed anche occupazione indotta) in tutti i territori in cui riesce a presentare le sue meravigliose creature.
Creature che quest’anno fanno registrare un sostanzioso salto di qualità con 221 imbarcazioni in mostra, rispetto alle 149 della edizione 2022 (+ 47%), oltre 100 espositori e 128 marchi rappresentati. La manifestazione consolida, così, il trend di crescita, attestandosi tra i principali eventi nautici nazionali. Molto articolata l’offerta nei vari segmenti della navigazione, per cogliere l’interesse di tutti gli appassionati della nautica da diporto: 91 imbarcazioni a motore, 64 gommoni, 13 gozzi, 38 imbarcazioni monoscafo a vela e 15 imbarcazioni catamarano a vela, a disposizione veramente di tutti, finanche dei ceti meno abbienti.
Negli Stati Uniti d’America i numerosi boat show, sia quelli sulla costa orientale che occidentale, nascono e proliferano sulla base essenziale di un concetto molto più popolare e popoloso di quello presente nella nostra Nazione in cui il fenomeno, seppure presente, stenta a decollare perché non si stacca da questo concetto di base.
Ho avuto la possibilità in questi ultimi anni di visitare diversi boat-show sulla costa atlantica degli USA e il Golfo del Messico (Palm Beach – Fort Lauderdale – Newport – Annapolis – Florida Yacht Charter – Miami Yacht Show – Albert Whitted Park e Port Saint Lucie) e mi sono reso conto che questo feeling tra l’alta borghesia e quella normale è scattato già da molto tempo.
Per questo a conclusione dell’edizione 2022 del Salerno Boat Show, pur di fronte ai numeri di presenza abbastanza incoraggianti, mi sono chiesto come mai la colossale organizzazione di Salerno non ha ancora sfondato quel muro di gomma che sembra bloccare l’ultimo respiro per l’esplosione del meeting nel gotha nazionale ed internazionale del settore specifico.
C’è ancora qualcosa da definire dal punto di vista della comunicazione e vanno, forse, superati gli ormai spenti convegni che, trita e ritrita, diventano soltanto palcoscenici personali di chi viene chiamato a relazionare ? Questo, sinceramente non lo so; credo convintamente, però, che il cosiddetto famoso “mercato” esiga tempi rapidi e comunicazione efficiente e penetrante.
Eppure il “Gallozzi Boat Show” di Salerno non ha niente da invidiare a quelli della east-coast americana; lo show di Salerno rivaleggia con tutti e sicuramente supera tutti eccezion fatta per il bot-show di Fort Lauderdale. E questo grazie all’impegno del mitico imprenditore del mare Agostino Gallozzi che (a più di settant’anni dall’ingresso del suo “group” nell’attività portuale di Salerno ed a quarantasei anni dal primo approdo di una sua nave container) può finalmente tirare, tra se e se, il primo grosso respiro di sollievo per tutto quello che è stato capace di realizzare anche al di là della stessa politica e, soprattutto, della scetticità generale della “gente del porto” e della città.
Mercoledì 1° novembre 2023, dalle ore 11.00, parte quindi la VII edizione del “Salerno Boat Show” con oltre un chilometro di banchina, pienamente utilizzata dagli espositori, su un’area di circa 55.000 metri quadrati, tra spazi a terra e spazi a mare.
Naturalmente, conoscendo l’intelligenza e l’intraprendenza organizzativa di Gallozzi non poteva mancare la novità; ci sarà il “dopo salone” con inizio quotidiano alle ore 18.00 presso il Marina Bistrot per le varie esibizioni musicali e quant’altro.
Onore e merito, infine, all’imprenditore del mare Agostino Gallozzi che, anche se non salernitano doc, concorre molto più di tanti altri all’affermazione della nostra città, non solo nel contesto dei saloni nautici.