Aldo Bianchini
CASTIGLIONE del GENOVESI – “L’inciucio e la sua evoluzione” (ed. Arti Grafiche Salerno – 2023) è l’ultima opera letteraria (ultima in ordine di tempo) del noto scrittore e saggista (anche in vernacolo) “Pietro Guzzo”; l’opera è stata ufficialmente presentata al pubblico la sera del 10giugno 2023 nella sala consiliare del Comune di Castiglione del Genovesi (SA) che è il comune di adozione per Guzzo.
L’inciucio, storicamente, è una parola utilizzata per la descrizione del chiacchiericcio, tipicamente femminile, che le nostre nonne riuscivano ad esercitare praticamente in forma quotidiana, soprattutto per raccontare gli avvenimenti del tempo che si sviluppavano in ogni territorio del nostro Paese.
Quasi come una forma di giornalismo casereccio che faceva da cassa di risonanza nei quartieri dello stesso paese e, perché, anche tra paesi diversi sulla base delle intersecazioni familiari extraterritoriali.
Ebbene Pietro Guzzo si è infilato tra quelle due signore, ritratte sulla copertina del libro come due matrone del passato, che confabulano in maniera molto serrata, centellinando un buon caffè, per “inciuciare” su fatti e misfatti che, come accade oggi con la stampa quotidiana, venivano puntualmente ridimensionati e/o ingigantiti a seconda delle necessità narrative.
Ed ha scoperto, l’esperto Pietro Guzzo, che ormai l’inciucio non è più come ce lo trasmettevano le nostre nonne ma ha subito una forte evoluzione e si è inserito, a pieno titolo, nelle narrazioni di qualsiasi genere, arrivando fino alla politica locale e nazionale.
E’ vero che Guzzo è partito dall’inciucio castiglionese ma, grazie al suo lavoro letterario, tutti abbiamo scoperto che l’inciucio ha assunto una dimensione extraterritoriale come saggiamente afferma Angelo Spera (già sindaco di Pontecagnano e collega di lavoro di Guzzo nella pubblica amministrazione) scrivendo testualmente nella prefazione dell’opera: “Lo scrittore, attento e puntuale, ha assolto all’incarico, magnificamente, con quest’ultima, sontuosa, fatica letteraria “L’inciucio e la sua evoluzione”, che ci lascia stupefatti, per la capillare indagine compiuta, sia sotto il profilo letterario che sociologico, con minuziosità, ricchezza ed abbondanza di particolari, riuscendo a far affiorare che non vi è dimensione, dal terreno all’extraterrestre, svincolata dall’inciucio”.
Ma Guzzo non si è fermato all’analisi dell’inciucio tradizionale ed alla sua evoluzione e si è inoltrato in un terreno quasi metafisico per spiegare, attraverso un suo diretto colloquio con un personaggio storico, come oggi potrebbe dipanarsi un inciucio extraterreste; e per farlo Guzzo ha scelto il personaggio dei personaggi “Ezra Weston Loomis Pound” (1885 – 1972) che è stato un poeta, saggista e traduttore statunitense, che trascorse la maggior parte della sua vita in Italia e fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo.
Oltremodo simpatica la richiesta iniziale che Pietro rivolge ad Ezra:
- “Ezra, in una precedente pubblicazione mi sono servito di te: il genio e la capacità di vedere dieci cose là dove l’uomo comune ne vede solo una, e dove l’uomo di talento ne vede due o tre”; e gli risponde il grande saggista: “Si, conosco, ti ringrazio e sono disponibile ad assisterti in questo percorso per cui puoi cominciare con la massima franchezza”.
Per la cronaca all’evento di presentazione dell’opera letteraria di Guzzo hanno preso parte in qualità di relatori: Angelo Spera – Francesco D’Episcopo – Biagio Napoletano e Guido Milanese con la regiaaa dell’ottimo Giuseppe Acocella (magnifico rettore dell’università G. Fortunato di Benevento).