Vallo di Diano – Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta che l’avv. Paolo Carbone (portavoce di Fratelli d’Italia di Teggiano) ha indirizzato all’on. dr. Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania) sulla situazione di collasso generalizzato che si registra nel reparto di geriatria del presidio ospedaliero di Polla.
Gentile governatore, a fronte di un numero crescente di anziani che vivono di più nel nostro Vallo di Diano, uno dei principali obiettivi che ci si dovrebbe porre è prevenire o arrestare il declino funzionale legato all’acuzie della malattia secondo il principio dell’intensità e brevità delle cure.
Ricordo a me stesso, che la geriatria è una branca della medicina che si occupa dei disturbi e delle malattie legate all’invecchiamento. Si tratta di una specializzazione relativamente recente (nata nel 1962) che ha trovato, nell’aumento della durata della vita media e nell’aumento delle persone anziane, la spinta per svilupparsi e ampliarsi.
Nel reparto di Geriatria del Presidio Ospedaliero di Polla mancano più della metà dei medici, la causa sono pensionamenti non sostituiti, i trasferimenti e la ormai storica carenza di personale del Nosocomio Pollese.
I medici del reparto di geriatria del Nosocomio di Polla sono in un momento di stress lavorativo iperacuto a causa di un rapporto medico /numero pazienti fortemente sbilanciato, cui consegue rischio di riduzione della qualità delle prestazioni erogate e potenziale rischio clinico.
La carenza di organico è un problema che va affrontato con onestà intellettuale visto che si parla tanto di garantire il diritto alla salute (oramai la carenza di personale medico / specialistico non riguarda più un solo reparto ma è un problema in tutti i reparti del Presidio Ospedaliero di Polla).
Il dover lavorare quotidianamente in situazioni emergenziali , in cui l’assetto organizzativo è poco chiaro, e svolgendo spesso attività non proprie della qualifica rivestita, influenza negativamente la qualità delle prestazioni erogate all’utenza.
la scarsa sensibilità dimostrata negli anni , ha portato alla grave situazione, che vede i medici essere sempre in affanno, obbligati a rincorrere le carenze organizzative, rinunciando in alcuni casi alla fruizione delle ferie, con l’ovvia conseguenza di non poter garantire sempre una qualità del servizio sanitario all’altezza, vivendo un clima lavorativo fortemente compromesso.
Alla luce di quanto evidenziato, diventa pertanto necessaria e urgente un’azione mirata che tenti di affrontare tali problematiche. Non è più rinviabile, da anni, si assiste a impegni e buoni propositi, ma che da soli non bastano a superare le cicliche criticità del nostro Presidio Ospedaliero Pollese.
Avv. Paolo Carrano