Una buona Salernitana crolla sotto i colpi di Lautaro

 

 

I granata reggono per un’ora, poi entra il centravanti che annichilisce l’Arechi con un poker in mezz’ora

 

SALERNITANA-INTER 0-4

 

Da Luciano Di Gianni

 

La Salernitana è viva, nonostante il tabellino mostri un risultato pesante, che per ciò che si è visto in campo, penalizza oltremodo gli uomini di Sousa. Coreografia mozzafiato prima del match, con la Curva Sud che omaggia il mito dei Pink Floyd,  dando vita ad uno spettacolo che sta già facendo il giro del mondo. Colori e appartenenza, che si fondono alle note di una band immortale; il muro di “The Wall”, il prisma di Dark Side, a simboleggiare il lato oscuro del tifo, di cui troppo spesso viene messo in risalto solo un profilo, non il migliore, di chi ama incondizionatamente la propria città e i propri colori. Cambia formazione, optando per le due punte; Dia fa coppia con Cabral.

I granata, orfani di Candreva, oltre che di Coulibaly, partono in sordina, soffrendo l’inizio arrembante dei nerazzurri, venendo fuori bene dopo un primo quarto d’ora nel quale restano chiusi nella loro trequarti.

Successivamente la Salernitana prende campo e coraggio, riuscendo ad imbrigliare l’armata nerazzurra, giocando un’ottima mezz’ora fatta di intensità, verve, e furore agonistico, tirando in più di una circostanza verso lo specchio, con Kastanos e Dia,andando anche vicina al gol con Cabral, che imbeccato in profondità, spara alto con il sinistro.

Nella ripresa gli uomini di Sousa continuano a tenere botta, tra gli ospiti subentra Lautaro, capocannoniere e campione del mondo, che cambierà totalmente l’inerzia del match. Dopo oltre un’ora nella quale la squadra granata aveva manifestato grande attenzione ai particolari, è una ripartenza a cambiare le carte in tavola.Da un rinvio di Sommer la retroguardia granata si fa trovare impreparata, Lautaro dialoga con Thuram che va via in velocità e serve un cioccolatino all’attaccante argentino, che con uno scavetto morbido anticipa Ochoa e deposita in rete.

Il vantaggio tuttavia non scalfisce del tutto i granata, che a loro volta, sempre in ripartenza, troverebbero il gol del pari con Legowski, annullato per fuorigioco. La ferocia agonistica e l’intensità degli uomini di Sousa va scemando con il passare dei minuti, e nell’ultimo quarto d’ora l’Inter dilaga, con il suo capocannoniere, il quale mette a segno un poker clamoroso, penalizzando oltremodo la Salernitana, che quantomeno ha dimostrato grande dignità e piglio da squadra battagliera sabato sera. Ingeneroso lo 0-4, sono arrivati segnali di ripresa da parte dell’undici granata, dopo la prova assolutamente incolore di Empoli. Ora testa a Monza, partita già delicata, prima della sosta. Piccola nota a margine: dovrebbe far riflettere vedere la curva nord ancora chiusa, in diretta nazionale, in uno stadio pieno di interisti (stimati circa diecimila tifosi nerazzurri) che hanno assistito al match dalle tribune, a contatto con i tifosi di casa, non senza qualche screzio, che ha animato più del dovuto la serata dell’Arechi. I tifosi della Salernitana meriterebbero maggiore rispetto, in primis dalle istituzioni locali.

 

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