da Salvatore Memoli
(avvocato – giornalista – scrittore)
Si può cambiare idea? Certo, é possibile. Quando capita a me lo dichiaro. Mi riferisco alla guerra tra Ucraina e Russia. Ovviamente non sono stato mai tenero con la Russia e nemmeno con l’Ucraina, tuttavia mi ha sempre fatto male la sorte del popolo ucraino, vittima di una guerra che non avrà mai giustificazione. Sarà la storia a stabilire queste cose, mentre ci prendiamo l’ardire di credere che la storia avrà i necessari strumenti per dare un giudizio equo e, nello stesso tempo, di condanna della barbarie che ha distrutto uomini e cose. Quello che ritengo non si é capaci di comprendere é la mancanza di un esame sereno di tutte le questioni, includendo una dote di onestà che un tempo era patrimonio diffuso.
La guerra é la peggiore delle soluzioni per regolare un conflitto. In tempo di confusione ideologica, di morbosità culturale, di giudizi e posizioni maturate sui social é assai difficile pensare che avremo un tempo di buon senso, di recupero d’identità sana.
La guerra in Europa sostenuta dagli americani ha tutte le carte in regola per essere un teatro di marionette, con gente che assiste passivamente ed altra che per pigrizia accetta per buona la propaganda di comodo che legittima la distruzione di un pezzo di civiltà.
La guerra ha delle ragioni militari e delle motivazioni politiche, sarebbe meglio dire ideologiche che condizionano la pace. In un contesto internazionale gli schieramenti sono una parte delle cordate legate da interessi troppo grandi. Tutto il mondo legittima la cosiddetta difesa dell’Ucraina. Quello che mi preoccupa é anche la posizione del Vaticano, intrinsecamente immorale, di difesa a prescindere dell’Ucraina. Non era questa la posizione della Chiesa, soprattutto con Giovanni XXIII, quando si postulava il disarmo unilaterale e l’abbandono delle armi.
Il Papa si é speso per l’Ucraina, con ciò accettando la logica e la giustificazione della guerra sostenuta da Zelensky. Una scelta discutibile e lontana dalla missione della Chiesa che é Madre delle genti, Madre e Maestra di Pace, mai parte di una guerra.
Zelensky sta in guerra con l’appoggio della Nato. L’Ucraina era parte dell’Unione Sovietica e di per sé secondo gli accordi successivi alla seconda guerra mondiale negli ex territori sovietici, ancorché indipendenti, nessuna avanzata della Nato sarebbe stata consentita. Evidentemente l’America degli americani che soffiano sul fuoco per vendere le armi ha tutto l’interesse di edulcorare la verità.
Sembra chiaro che corriamo dietro a degli impostori e che i morti sono tutte vittime della guerra di un capitalismo delle armi che ha tutto l’interesse a non alzare la bandiera bianca.
Le idee si cambiano non per convenienza, anche per onestà. Sinceramente in questa fase abbiamo bisogno di intellettuali onesti, non di attivisti di partito, che ci aiutino a ricercare le verità che l’informazione non ci aiuta a capire. Non ci servono uomini di sinistra che dicono no alla guerra per un dispetto alla destra. Queste logiche sono le stesse che occultano la verità e fanno trionfare gli interessi di parte. Abbiamo bisogno di capire che da qualche parte si creano schieramenti nuovi che, a ragione della guerra, legittimano nuove divisioni tra le potenze del mondo e fanno riprecipitate la situazione mondiale indietro di molti decenni.
Putin tiene nonostante le migliori previsioni di sconfitta, le sue non ragioni stanno per diventare il vero dramma di questo conflitto fatto da una superpotenza in guerra per procura.