CAIVANO: don Angelo al di là di don Maurizio

 

Aldo Bianchini

S.E. Mons. Angelo Spinillo - Vescovo di Aversa

SALERNO – E finalmente lo Stato si presenta, e lo fa alla grande con il presidente del Consiglio dei Ministro on. Giorgia Meloni, i ministri Matteo Piantedosi (interno), Giuseppe Valditara (istruzione) e Andrea Abodi (sport), il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il prefetto Claudio Palomba, il questore Maurizio Agricola, l’ex questore Alessandro Giuliano, il capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani, alcuni magistrati e tanti altri a fare da codazzo, come prassi insegna. Infine anche il governatore Vincenzo De Luca che, giustamente secondo il suo stile, ha incontrato la premier da solo nell’aeroporto di Capodichino prima che la Meloni partisse della volta della Grecia.

Tutta la stampa nazionale e locale ha messo in risalto, come spesso accade, la figura di don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e da tempo indicato come il “prete anticamorra” che per questo vive sotto scorta per le pesanti minacce ricevute e che ha invitato la premier Meloni a recarsi a Caivano dopo i tragici fatti della violenza subita da due giovanissime cuginette nell’ex palestra comunale.

In tanti, però hanno trascurato la figura del Vescovo di Aversa S.E. Mons. Angelo Spinillo che con grande nobiltà intellettuale, nel corso dell’incontro con il capo del governo, ha detto le cose più significative:

  • Alla premier abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi, da anni sono occupato a dare voce a questo quartiere costruito lungo l’asse di scorrimento veloce “Nola-Villa Literno”, che segna il confine tra le province di Napoli e di Caserta. Tutti con fermezza devono assumere l’impegno necessario al risanamento delle strutture distrutte e abbandonate al degrado, come pure il potenziamento di mezzi e di persone per le agenzie che nel territorio svolgono azione di formazione ed educazione”.

 

Se dovessi fare un paragone tra don Maurizio e don Angelo direi, senza timore alcuno, che il parroco è esplosivo e rivoluzionario del tipo “facimme ammuina” (come dicono a Napoli), mentre il Vescovo è l’immagine giusta per una Chiesa credibile, sofferente, saggia e pacata come un vero e raro pastore di anime; un pastore che conosce profondamente i problemi dei giovani e delle violenze che essi sono costretti a subire. Del resto il Vescovo anche nella sua precedente diocesi, Teggiano-Policastro, dovette affrontare e risolvere, curando diverse ferite, un caso molto inquietante di violenza su dei ragazzini nel Comune di Teggiano.

La Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni a Caivano

La premier Meloni ha così avuto la possibilità, in un solo colpo, di avere davanti a se i due volti della Chiesa Cattolica: una effervescente, mediaticamente penetrante e, forse, poco produttiva; l’altra sicuramente poco mediatica ma molto produttiva sotto il profilo dei messaggi culturali da fra ricadere sull’immaginario collettivo.

E mentre don Maurizio esplodeva in una delle sue tante apodittiche filippiche contro tutti e tutto, il buon pastore don Angelo Spinillo ha invitato a Caivano addirittura Papa Francesco. E lo ha fatto con garbo, con la sua innata umiltà ed umanità da prete di paese assurto a dicasteri molto importanti nella scala dei valori della Chiesa. Mai al centro della scena, sempre un passo indietro con gli umili ed ultimi e deciso con i rappresentanti del potere terreno; non a caso e non per caso la sua illuminata carriera ecclesiastica è stata sempre avvolta nel vello della fede più pura e più cristallina. Addirittura si schernisce quando le folle lo applaudono al suo passaggio, e Lui si apre ed apre le braccia verso tutti, senza alcuna distinzione di colore, di sesso o di rango.

Solo per la cronaca è il caso di ricordare che S.E. Mons. Angelo Spinillo è nato a S. Arsenio (SA), nella Diocesi di Teggiano-Policastro, il 1° maggio 1951 da Francesco e Maddalena Coiro. Il 18 marzo 2000 è stato eletto vescovo con il grande privilegio di essere stato destinato, come prima nomina, proprio nella diocesi di Teggiano-Policastro. Dal 15 gennaio 2011 è vescovo di Aversa. Il 26 maggio 2021 la Conferenza Episcopale Italiana, riunita in Assemblea generale, lo ha eletto presidente della Commissione episcopale per il laicato.

 

 

One thought on “CAIVANO: don Angelo al di là di don Maurizio

  1. Un cordiale saluto a S.E. il Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, originario di Sant’Arsenio (SA),già Vescovo della Diocesi di Teggiano- Policastro e dal 3 gennaio 2013 cittadino onorario del Comune di Monte San Giacomo (SA), nel quale è stato parroco dal 1983 al 1991.

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