Ciò a cui assistiamo oggi, nel mondo globale, non è la fine di un’egemonia storica e culturale, americana (la cultura è sempre di parte e la storia la scrivono i vincitori); bensì l’inizio di una nuova epoca in cui i rapporti di forza – secondo quanto scritto da Martin Heidegger, il massimo filosofo del Novecento (e non solo) – devono ancora consolidarsi.
Quel che è stato ed è fin troppo evidente (ai pochi o molti che lo comprendono), è il senso di ciò che comunemente chiamiamo <politica>: uno strumento che, a seconda delle diverse epoche culturali della storia, continua a svolgere la propria essenziale funzione, e cioè dividere et imperare. Separare e dominare, alla maniera hegeliana della <modernità>, i padroni dai servi.
L’ultimo secolo trascorso ha prodotto novità tecnologiche tali che hanno inciso irreversibilmente sul destino degli uomini, mai come in passato. La fantasia e le idee degli uomini hanno preso la forma, assai più concreta, di byte tecnologici, dalla comunicazione via radio alla comunicazione televisiva e quindi informatica.
E così le vecchie idee della politica (e della religione) sono morte, per sempre. Se non ci credete, provate a chiedere alle nuove generazioni che si rivolgono a ChatGpt. Attualmente, i vecchi interpreti del vecchio mondo, ma soprattutto i vecchi reggitori del vecchio mondo si affannano a sostenere che si tratti di fake news, ma ciò che si disvelano (ancora Heidegger!) come fake sono solo le teorie del passato.
Tre secoli e più di illuminismo hanno permesso davvero all’umanità di uscire dal segreto della caverna platonica, ma in un modo che è sfuggito al controllo dei padroni del cambiamento. L’immagine proiettata sulla parete dell’antro è infatti divenuta concreta, così che l’edificio di Newton è stato distrutto e, a modo di esempio, l’ologramma della fisica quantistica non consente più di separare e distinguere la realtà cosiddetta naturale da quella cosiddetta artificiale. Con buona pace degli stoici di ieri e i razionalisti, confusi progressisti, di oggi.
L’ultimo secolo è già passato alla storia come il secolo “americano”. E cioè l’immagine di un modo di vivere tradizionale che chiude un secolo e ne apre un altro… Non sono forse state la stessa Russia, prima, e la Cina, poi, a copiare il modello di sviluppo tecnologico degli USA?!
La storia è sempre stata la storia dei vincitori, e la realtà dell’America, oltre le fake news di ieri oggi e domanie, ne è l’ennesima concreta e reale dimostrazione.
F.to:
Angelo Giubileo