Non si attua il giusto processo se non vi è la tutela dei diritti dei cittadini anche del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro accorpando un Tribunale più grande a uno più piccolo, fuori Regione ,fuori provincia e fuori Corte di Appello? Non vengono in questo modo fornite risposte di giustizia rapide e adeguate ai cittadini, nel rispetto delle libertà fondamentali degli stessi e delle garanzie di difesa. Ritengo uno scippo ingiusto ed illegittimo la chiusura del Tribunale di Sala Consilina avvenuta circa dieci anni fa nell’ambito della revisione della geografia giudiziaria, che ha visto anche la soppressione della sezione distaccata di Sapri.La chiusura del Tribunale di Sala Consilina (SA) non ha determinato, in termini significativi, quel tanto auspicato risparmio di spesa per le finanze dello Stato,anzi è stato esattamente il contrario. A sud della provincia di Salerno ,una zona cerniera per la criminalità di tre regioni Calabria ,Campania e Puglia,lo stato deve porre un’attenzione prioritaria verso una efficiente e celere tutela dei diritti dei cittadini. La regione Campania si è assunta l’onere delle spese di mantenimento e quindi non non esiste il problema di ricercare risparmi di spesa pubblica nel nostro territorio.Le «Linee guida sulla revisione della geografia giudiziaria per favorire le condizioni di accesso ad un sistema giudiziario di qualità» della European Commission for the Efficiency of Justice del 23 giugno 2013 sottolineano come la «giustizia di prossimità» costituisce un valore fondamentale di uno Stato di diritto.‘’ I cittadini,gli avvocati ,il personale amministrativo, del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro si son visti venire meno, il Tribunale e la Procura della Repubblica di Sala Consilina, presidi di legalità, veri punti di riferimento per la collettività contro la criminalità. È indispensabile un impegno del parlamento e del Governo. Il ministro della Giustizia on. Carlo Nordio ha ritenuto «giustificata la preoccupazione della riduzione della giustizia di prossimità», prospettando l’ipotesi della possibile riapertura di sedi giudiziarie già soppresse. Occorre dire, tra l’altro, che la riforma vigente della geografia giudiziaria non ha comportato quei risparmi di costi, né vi è stata una migliore qualità ed efficienza della giurisdizione.
La questione ha due risvolti risolutori: é giusto che un tribunale locale sia presente sul territorio come per le altrettante istituzioni e servizi al cittadino come scuole, ospedali, caserme, municipi e banche; trattandosi però di ente che produce giudizio, la stessa opinione presente al momento o concretizzatasi nel tempo in un determinato luogo, vizia l’iter che già é di natura burocratica fino all’impedimento di considerazioni scevre dalla rete delle consuetudini che in alcune periferie si confondono con le tradizioni.