La Chiesa Santa e peccatrice

 

di Salvatore Memoli

(avvocato – giornalista – scrittore)

 

Col passare degli anni il Pontificato di Francesco diventa sempre meno intelligibile. Sono in tanti ed é un trend crescente coloro che non comprendono il suo messaggio. Il Papa parla alle masse, raggiunge tutti, ma questa non é la garanzia che un messaggio che raggiunge tutti, che crea un’empatia naturale, trasmetta insegnamenti che tutti condividano. La parte che maggiormente esprime il suo disagio si ferma alle grandi verità di fede, non solo quelle dogmatiche, che vengono sistematicamente destabilizzate. Si parla apertamente dei nemici del Papa, di coloro che hanno rotto gli argini del bon ton ed apertamente disapprovano tanti interventi del Pontefice. Molti lo paragonano ad un insegnante che ha cambiato tutti i suoi metodi d’insegnamento e che ha messo da parte regole e buone prassi causando una rottura con il passato.
> É chiaro che per molti il passato é oscuro, compromesso, antico, poco moderno e desueto. Ma c’é un passato che ha il sapore e l’odore dell’ortodossia, nella prassi e nella sostanza.
> Ha il sapore e l’odore della verità, dell’incendi che sale, della preghiera notturna e sofferta. Ci sono verità come la grammatica e la matematica che esigono rispetto, anche nel modo come vengono presentate.
> Il Papa é abituato a rompere gli schemi, a disabituare al ricorso delle sicurezze che prima garantivano i fedeli. Il Papa é un comunicatore moderno e qualcuno gli ha spiegato che c’é un passato che non piace più, che non riscuote consenso, che ferma la divulgazione del messaggio. Ciò in parte é vero, ma introduce in contesti dottrinali che risentono di una modernità da molti confusa con la laicità.
> Il sacro ha le sue leggi, i suoi riti e le sue convenzioni. Oggi tutto concorre a desacralizzare, nel senso di esporre al dubbio i segni del passato, quelli che hanno guidato miliardi di credenti. I suoi nemici sono molto più drastici nel parlare delle catechesi del Papa. Lo sono teologi e cardinali, critici e analisti, tutti rilevano che il Papa indulge alla rottura di schemi, a introdurre abbrivi che risentono gravemente di una lesione delle stesse verità di Fede.
> Sarà vero o soltanto un’impressione? Certo é che dall’inizio del suo mandato mi sono fatto l’idea che molte volte al Papa sopravviene l’uomo. Un uomo moderno, attuale, pragmatico, fortemente legato al vangelo ma profondamente di rottura e causa d’incomprensioni e forti dubbi.
> Come giudicare quel parlare fuori dalle righe sull’aereo papale di d. Nunzio Scarano, pressato dai giornalisti?
> Senza sapere, senza approfondire, sulla scorta di un provvedimento giudiziario italiano di carcerazione del prelato, il Papa suonò i piattini come un commentatore qualsiasi, dimenticando si trattava di un consacrato e di un servitore della Chiesa. Adombrò malaffare e dubbi… tutte cose che i fatti, i tribunali hanno smontato quasi per intero! Resta l’improntitudine di chi doveva ricordarsi di essere padre prima che giudice; di un capo della Chiesa che doveva usare misericordia e giustizia, non solo giustizialismo! Ed alla luce delle verità acclarate che farà? Tornerà sull’aereo e dirà scusatemi tutti, mi sono sbagliato! Intanto ha esposto al massacro un figlio della Chiesa! E che massacro, dopo le sue parole!
> Che dire dei Francescani dell’Immacolata di cui molti di noi giovani hanno amato la povertà e la sapienza di P. Stefano Manelli, della Comunità di Bose ispirata da quell’uomo di Dio Enzo Bianchi, della comunità claustrale destituita di Ravello e di quella di Pienza, della Prelatura dell’Opus Dei, dei numerosi interventi interdittivi che hanno spento la carità e bruciato tanti consacrati e consacrate?!
> Che dire di Vescovi e Pastori licenziati al compimento dei 75 anni senza ripensamenti e di altri che superano tutte le soglie del buonsenso?!
> Che dire di tanti Pastori che tutto sembrano fuorché Pastori di anime?
> La Chiesa rotola in un laicismo e decadimento di cui le giornate mondiali della gioventù sembrano maionese che copre e che se si sposta esce tutta la miseria umana che trionfa?
> La Chiesa é santa ma il teologo ci diceva é talmente umana che rasenta il meretricio.

 

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