AMBIENTE: le mucche e … la discarica di Basso dell’Olmo

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Il Paese, o meglio la Nazione come ama definire l’Italia la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, in questi ultimi giorni dopo le catastrofiche condizioni ambientali (al nord tempeste di acqua e grandine e al sud, caldo afoso e incendi) si trastulla tra negazionisti e catastrofisti; nell’ottica di una contrapposizione forzata ed ormai storica.

Non c’è trasmissione televisiva in cui non si parli e si dibatta a vuoto sul cambiamento climatico e sulle negative conseguenze come se fossimo tutti pronti a risolvere un grave problema sostanzialmente naturale che l’uomo accompagna senza fare assolutamente niente.

Non so quanti ricordano della discarica a cielo aperto di “Basso dell’Olmo” in agro di Campagna; una discarica chiusa diversi anni fa dopo un’aspra battaglia ambientalista ed anche un morto durante la drammatica occupazione di entrambe le carreggiate dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. La discarica fu coperta da enormi teloni di plastica dura che, si disse, rappresentavano per l’epoca uno dei ritrovati più moderni e tecnologicamente avanzati, in grado comunque di garantire la salubrità di tutto l’ambiente circostante.

Da pochissimi anni, con il raddoppio dell’autostrada, a poche decine di metri dalla discarica ormai coperta è nata una stazione di servizio per la distribuzione di carburanti con tanto di punto ristoro.

Ebbene se scendendo verso Salerno avrete la bontà di fermarvi in quella stazione e di volgere lo sguardo verso sud-est noterete che una buona vegetazione di erba molto verde ha ricoperto quella che una delle discariche a cielo aperto più pericolose della Campania.

Pochi giorni fa, per caso, mi sono fermato in quella stazione e sapete cosa ho notato ? Sui teloni posti a copertura della discarica una corposa mandria di mucche stava pascolando placidamente e liberamente alla ricerca di buon cibo.

Incredibile, mi sono detto, davvero la natura fa miracoli e dove c’era una pericolosa discarica è nato un pascolo di prima qualità.

Sfortunatamente sono stato assalito da qualche dubbio e mi sono chiesto: “E’ stato sufficiente coprire con teli l’intera area per placare gli ambientalisti, o questi ultimi sono di una superficialità immensa e tale da far venire i brividi ?”.

 

 

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