GENTILI CONSIGLIERI, PER FAVORE, I DEBITI FUORI BILANCIO FATELI PAGARE AI RESPONSABILI

 

 

da Alfonso Malangone

(Ali per la Città)

 

Consiglio comunale di Salerno

SALERNO – Il prossimo Lunedì 31, il Consiglio Comunale andrà a deliberare il Bilancio di Previsione 2023. Il voto, ovviamente, è scontato. Ed è pure scontato che la discussione non richiederà più di qualche mezz’ora. Come sempre. Perché la materia è difficile, i prospetti contabili sono incomprensibili ai più e, comunque, si vota a fiducia. Eppure, dovrebbe essere un dovere, per qualsiasi Consigliere, interrogare la propria coscienza prima di seguire le direttive del suo partito, perché si può pure dire SI ad un provvedimento, ma solo dopo averne approfondito per bene l’effettiva idoneità a soddisfare i veri bisogni dei cittadini. E, purtroppo, a leggere i numeri dell’elaborato da approvare, ci sono motivi per temere che non rendano tutti “felici e contenti”, anche se ormai è ben diffusa la convinzione di non vivere in una Fiaba, quando si chiede un qualsiasi servizio, o in un Paese Incantato, quando si frequentano le spiagge, i giardini o Santa Teresa. Per questo, non sarebbe corretto, né buono, né giusto, sdrammatizzare gli ulteriori sacrifici chiesti alla Comunità, a meno che non dovessero essere giustificati da concreti miglioramenti delle condizioni di vita. Magari, si potrebbe anche evitare che per i Servizi a Domanda, cioè asili, mense, impianti sportivi, teatro e mercati, sia applicata la copertura dei costi al 56,49% in totale (fonte: Revisori) contro il 6-8% di quella specifica per i biglietti di teatro (fonte: l’Ora). Chi vive le tragedie vere non può essere mortificato da chi assiste, su comode poltrone, a quelle finte. Letti così i numeri, c’è da dubitare di vivere in una Città civile, equa, giusta e solidale.  Sempre salvo errore.

Comunque, nella stessa giornata di Lunedi, il Consiglio dovrà approvare anche la delibera di Giunta n. 270, del giorno 20, relativa alla copertura dei cosiddetti ‘Debiti fuori Bilancio’, cioè degli oneri rivenienti da sentenze, procedure giudiziarie, ingiunzioni, da parte di terzi. Nello specifico, si tratta in maggioranza di risarcimenti dovuti a cittadini caduti nei fossi di strade e marciapiedi o a centauri e automobilisti che ci hanno rimesso le sospensioni o le gomme. Secondo una recente rilevazione, nel periodo Gennaio 2022-Marzo 2023, cioè in 15 mesi, in Città ci sarebbero state 477 denunce, 32 al mese, di cui il 70% da parte di pedoni e il 20% da motociclisti (fonte: ilMattino). Nei 15 mesi, i ‘Fuori Bilancio’ sono stati pari a € 1.907.141,62 (fonte: Revisori). Ora, dal 01/03/2023 al 30/06/2023, cioè in quattro mesi, sono € 764.816,76. In totale, fanno € 2.671.958,38. Una enormità. In Città, ormai, ci sono studi legali che curano solo questi ‘incidenti’ trasformando l’esercizio del ‘salto in fosso’ in una voce aggiuntiva di reddito. Salvo errore. Peraltro, sembra che le sentenze non siano appellate in quanto le procedure costerebbero anche di più. Sull’argomento, il Collegio dei Revisori aveva già osservato che questi costi “portano all’inevitabile dissesto dell’Ente, se non adeguatamente controllati e monitorati” (fonte: Revisori). Il Verbale è il n. 4 del 06/03 scorso. Non sembra sia servito a qualcosa. Comunque, sulla delibera, nessun problema. I Consiglieri approveranno, salvo errore. Tanto paga Pantalone, senza errore.

C’è da dire che, per la presenza di competenze incrociate, la materia può coinvolgere congiuntamente diversi Assessori, certamente quelli al Bilancio, ai Lavori Pubblici e alla Sicurezza. E, per fortuna, si tratta di tre professionisti-tecnici nominati dal Sindaco all’indomani delle elezioni di fine 2021 per dare risposte di qualità ai problemi specifici. Epperò, se si continua a mettere le mani nelle tasche di chi non ha responsabilità alcuna, forse qualcosa non va per il verso giusto. Avere un’auto o una Ferrari non fa differenza, quando non si ha la benzina. Qui probabilmente è la mancanza dei soldi a bloccare ogni cosa, Anche possibili Supereroi.

Salerno, il palazzo di città

Così, l’Assessora al Bilancio, dott.ssa Adinolfi, docente universitaria, sembra esclusivamente impegnata ad assicurare la copertura di spese senza fine e il rispetto del piano di rientro sottoscritto per il decreto Aiuti. Salvo errore. Dall’altra parte, l’attività del Settore dei Lavori Pubblici-Urbanistica, assegnato all’ing. Brigante, appare incentrata sui Grandi Temi della Progettazione perché, da noi, le opere, o sono Grandi, o non sono, visto che si pagano comunque con i mutui. E, comunque, se pure importi enormi ci strozzeranno la finanza, saranno i nipoti a pagare. Quindi, ci sono strade ben più importanti da fare, rispetto ai fossi da colmare, come quelle del Cernicchiara, di cui non si conosce neppure il progetto benché approvato con la delibera di Giunta n. 464 del 27/12/2022 e messo a gara. E, poi, il Comune ha già avviato gli espropri. E, c’è da pensare a cosa destinare la Cava di pietre, che intanto si pialla, anche se ci sono già i container del porto. Senza dimenticare l’Ospedale, lo Stadio, il Palazzetto e il Ripascimento. In sostanza, se l’Assessore tecnico è preso da opere da millemilamilioni, neppure può avere il tempo per badare agli Archi Medioevali o per far sapere se il Fusandola sia ‘un fosso o un torrente’ (fonte: liraTv). Salvo errore. Così, la gente ‘normale’ può fare il bagno in una fogna chiamata mare e guidare lungo tratturi chiamati strade in mezzo a spazi vuoti chiamati cantieri.

La Sicurezza Urbana e la Polizia Municipale, attribuite al dr. Tringali, sono due componenti fondamentali della qualità della vita di una qualsiasi Comunità. Poiché noi siamo al 97° posto nel 2022, su 107 (fonte: 24Ore), è probabile ci sia qualche sfilacciatura. Epperò, qualcosa si potrebbe pur fare per contrastare il ‘salto in fosso’, magari disponendo l’obbligo di un verbale della Municipale e lo sviluppo dei filmati delle telecamere che, ormai, sarebbero presenti dappertutto. Almeno a parole. Anche qui, è possibile che l’attività dell’Assessore sia resa complicata dai contestuali impegni per la Protezione Civile e la Trasparenza. Quest’ultima, in particolare, obbliga a “contrastare situazioni di illegittimità e di illegalità, utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione” (fonte: Comune). Peccato solo che, secondo quanto dichiarato da un ex-Magistrato, qualche Trasparenza potrebbe essere mancata nella gestione della Fondazione Menna e nella concessione di quei locali ad una sola Associazione, lasciando le altre fuori dalla porta (fonte: Cronache). Sempre salvo errore.

In definitiva, potrebbe essere la mancanza di soldi a giustificare ogni cosa, se non fosse che si trovano sempre per pagare premi e maggiorazioni per i brillanti risultati raggiunti (fonte: Comune), pure se non si vedono in giro, mentre l’Ente dovrebbe essere impegnato a razionalizzare e riorganizzare i servizi per ridurre le spese (fonte: Aiuti, art. 2/e-f-g). Forse sarebbe venuta “la pienezza del tempo” (fonte: San Paolo) perché cominci a cambiare qualcosa, visto che anche con i ‘tecnici’ sono sempre i cittadini a dover stringere la cinghia. Per questo, Sigg.ri Consiglieri, seguendo le sollecitazioni dei Revisori, da un cittadino e a nome di altri cittadini, gente ‘normale’, viene sottoposta la richiesta di far pagare l’importo dei ‘Debiti fuori Bilancio’ a chi li ha causati. Non a chi neppure sa cosa siano e si chiede semplicemente perché ci siano. Grazie.

Alfonso Malangone – Ali per la Città – 26/07/2023

P.S.: i dati sono stati estratti da pagine web. Si fa salvo ogni errore.

 

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