dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)
Un busto a perenne ricordo dell’illustre Maestro Prof. Avv.Alfredo De Marsico di Sala Consilina,presso la Torre D del Palazzo di Giustizia di Salerno,donato dal Comune di Sala Consilina. .Avvocato, docente universitario, Ministro della Giustizia Alfredo De Marsico : “E’ stato un illustrissimo oratore , maestro dell’eloquenza forense, faro dell’avvocatura napoletana, otto volte presidente dell’Ordine degli avvocati di Napoli, grande cultore della professione forense e dell’utilizzo della parola elegante e rigorosa virtù dell’avvocato” .Alfredo De Marsico ,nato a Sala Consilina il 29.maggio1888 ,morì a Napoli l ‘8agosto 1985, figlio di Alfonso e di Emilia Rossi, illustre avvocato penalista ,principe del foro, maestro dell’eloquenza forense,docente universitario ,Ministro della Giustizia, “malato di poesia”, come egli stesso si definiva , instaurando, una stretta relazione con la letteratura che si perfeziona in solidarietà e lo porta a un’ottima conoscenza delle lingue tedesca, inglese, francese e russa. Nel 1909 a ventuno anni, si laurea in Giurisprudenza a Napoli con una tesi in diritto civile su La compravendita di cosa futura. Nel 1915 è libero docente in Diritto e Procedura Penale all’Università di Roma. L’Avv. De Marsico si è formato a Napoli, la culla dell’avvocatura penale, dove sono presenti i busti di Francesco Mario Pagano, Nicola Amore, Enrico Pessina, Domenico Sandulli, Gaetano Manfredi, Enrico de Nicola. Alfredo De Marsico istintivamente portato all’oratoria, pronunziò il suo primo discorso a 17 anni, per l’inaugurazione ad Avellino di un monumento a Francesco De Sanctis (1905) e pubblicò ad Avellino il primo saggio, su Francesco d’Assisi, nel 1909.”Malato di poesia”,istintivamente portato all’oratoria e con l’ eccezionale tempra di giurista,si laureò in giurisprudenza presso l’università degli studi Federico II di Napoli,il 15 luglio 1909 con una tesi in diritto civile su La compravendita di cosa futura. Intraprese la professione di avvocato penalista, incitato da illustri giuristi che egli considerava suoi maestri, come Sandulli, Marone, De Nicola, Girardi, Spirito ed altri. Il diritto penale si rivelò il suo campo d’interessi, nel 1915 pubblicò a Milano il suo primo lavoro su La rappresentanza nel diritto processuale penale.Libero docente in diritto e procedura penale nella università di Roma dal maggio 1915, vinse la cattedra nella stessa disciplina a Camerino . Successivamente la ottenne a Cagliari , Bari , Bologna , Napoli (1935). Dall’ottobre 1935 divenne ordinario di diritto processuale penale, e dal giugno 1940 ordinario di diritto penale nell’università di Roma, dove insegnò fino al 1958. Come avvocato penalista pronunziò la sua prima, celebre arringa nel 1923, nel processo contro l’uxoricida Luigi Carbone ,conquistò un prestigioso posto nei principi del foro italiani.