da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
Semplificare in maniera drastica le procedure amministrative,per ridurre i tempi e i costi della burocrazia ai cittadini e alle imprese. Una logica di risultato,la semplificazione amministrativa si realizza attraverso interventi normativi, organizzativi e tecnologici, finalizzati a ridurre il grave peso della burocrazia ai cittadini e alle imprese. . Quello che conta è l’effettiva riduzione dei tempi e dei costi. Priorità agli interventi per disabili e fragili, agevolare il ricorso alle energie rinnovabili. Capitale umano, semplificazione e digitalizzazione sono i tre elementi che portano alla soluzione dei problemi dell’efficienza. Occorre rivedere e quindi dimezzare i termini generali di conclusione dei procedimenti amministrativi fissati dalla legge 241/1990e successive complicazioni. Occorre monitorare i diversi passaggi, per verificare l’efficienza dentro ciascun passaggio e le ragioni delle interruzioni, perché non applicare il criterio dei premi , chi è bravo e perfeziona il passaggio nei tempi previsti viene premiato. Troppe norme ridondanti e confuse che frenano l’innovazione e rendono la semplificazione una chimera. La burocrazia è cresciuta ed è diventata “difensiva”, cioè rimanendo immobili si evitano rischi, restare fermi, prendere il minimo delle responsabilità possibili, di aspettare che passi il vento dell’innovazione,appunto la burocrazia difensiva. Occorre,invece, ridurre concretamente le norme e cercare una reale semplificazione delle procedure. Come uscire da questo stallo ? Occorre scegliere dirigenti capaci per merito , meno norme e più digitalizzazione . È burocrazia difensiva chiedere cento pareri prima di prendere una decisione e poi rimandarla al proprio superiore o alla politica e non far nulla se non si ricevono esplicite direttive? È burocrazia difensiva non usare le banche dati, ma chiedere ai cittadini informazioni che gli uffici già hanno?.