ALIBERTI sindaco: dopo il primo consiglio … meritate vacanze

 

Aldo Bianchini

Dr. Pasquale Aliberti - sindaco di Scafati

SCAFATI – Le cronache recenti riportano di un consenso, quasi generalizzato, per la terza elezione del dr. Pasquale Aliberti alla carica di sindaco di Scafati.

In un sol colpo sembrano addolcite, per non dire scomparse, tutte le violenti polemiche che la stampa locale (in generale !!) ordiva quotidianamente contro l’allora sindaco decaduto ed in difficoltà giudiziarie; ora tutti a scrivere e parlare bene del redivivo “Pasquale” che è ritornato in sella dopo un lungo periodo, assolutamente spaventoso per un uomo normale, di totale decadenza ed allontanamento dalla scena pubblica che Lui sapeva calcare a meraviglia, allo stesso modo di come sta facendo adesso.

Insomma tutto quanto accaduto sembra essere un lontano e pallidissimo ricordo; per me che sono garantista è senza dubbio una gioia rivedere in sella Pasquale dopo che più di qualcuno ha cercato di annientarlo per sempre, e non soltanto a livello politico.

In pratica il neo sindaco ha avuto, in passato più nemici che amici politici, non avversari ma nemici anche tra le giornaliste e i giornalisti che oggi, semmai, appaiono (almeno per me) appiattiti sulla sua figura e sulla sua futura virtuosa azione.

Benissimo così, ma ricordo ad Aliberti che, soprattutto in politica, i nemici si asfaltano senza pietà, relegarli ad un passato da dimenticare non basta; altrimenti ritornano alla carica peggio di prima non appena arriva il primo inciampo amministrativo e gestionale di una comunità effervescente, e non soltanto per ragioni politiche; e con una magistratura sempre dietro l’angolo nell’attesa del momento buono.

A Pasquale Aliberti, è risaputo, piace il mare; quello azzurro di Palinuro, dove credo stia per andare per un giusto e meritato periodo di riposo dopo la lunga e difficile campagna elettorale, dopo il successo, dopo la tormentata scelta degli assessori, del presidente del consiglio e del suo staff; nel merito posso soltanto sperare che non abbia commesso i clamorosi errori che caratterizzarono l’inizio del suo secondo mandato; errori che gli furono fatali.

Qualche ora fa è stato celebrato il primo consiglio della cosiddetta era “Aliberti 3.0”, più opere e servizi (speriamo che riesca a mantenere fede agli impegni assunti che sono tanti !!) per un programma quinquennale sicuramente ambizioso ma in linea con la carica esplosiva del suo ideatore; con l’annuncio non banale di volersi spogliare da ogni delega per favorire la massima partecipazione di tutti i consiglieri di maggioranza.

Per concludere, spero che Pasquale Aliberti questa volta vada da solo, con la sua famiglia, in vacanza al mare; le compagnie di presunte amicizie molto spesso si trasformano in feroci tradimenti (leggasi “Passione e tradimenti – quando la politica ti scorre nelle vene”, edit, Scafati In del 9.12.14), soprattutto dopo lunghe nuotate e confidenze al largo da orecchie e occhi indiscreti.

 

 

 

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