L’ 8 luglio 1978 Sandro Pertini diventò il settimo ”Presidente di tutti gli italiani.”

 

di Pietro Custi (giurista – giornalista)

 

Alessandro Pertini,nato a Stella (Savona ) il 25 settembre 1896 e deceduto il 24 febbraio 1990,giornalista,laureato in giurisprudenza e in scienze sociali,coniugato con Carla Voltolina,Direttore dell’ ’’AVANTI’’ e del quotidiano Genovese ‘’Il Lavoro’’, segretario del partito socialista nel 1945,fu eletto Presidente della Repubblica Italiana l’8 luglio 1978 a larghissima maggioranza (82%), al sedicesimo scrutinio con 832 voti su 995,fino al 29 giugno 1985. Nel discorso di insediamento, il 9 luglio 1978, Sandro Pertini manifestava la volontà di “cessare di essere uomo di parte” e di voler “essere solo il Presidente di tutti gli italiani”, affinché l’unità nazionale, di cui la sua elezione era espressione, potesse consolidarsi. Pertini contribuì ad  avviare e condurre a termine il lavoro della Costituente  e  difendere il frutto di quell’impresa da attacchi e pressioni. Contribuì  a consolidare la democrazia sul piano sociale. La storia di Pertini è la storia di un esule, di combattente antifascista, di capo partigiano, di dirigente socialista, di irriducibile difensore della Costituzione. Il suo messaggio : “La Repubblica va difesa, costi quel costi”.La  Repubblica  non ci è stata donata su un piatto d’argento ma è costata vent’anni di lotte contro il fascismo e due anni di guerra di Liberazione.   Da Presidente della Repubblica Pertini  si rivolse ai giovani  : “Ascoltatemi, vi prego. Non armate la vostra mano. Non ricorrete alla violenza perché la violenza fa prevalere la bestia sull’uomo. Armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purché la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovreste respingerla, perché sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi”. “Se non vogliamo che la libertà sia una conquista fragile, che può essere spazzata via dal primo vento della reazione , sono  parole di Sandro Pertini, dobbiamo dare alla libertà il suo naturale contenuto economico e sociale. Infatti non vi può essere libertà senza giustizia sociale, come non vi può essere giustizia sociale senza libertà”. “Si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame”.

 

 

 

 

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