Fratte Buonservizi, l’ultimo quartiere.

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

SALERNO – Tradizionalmente Fratte non é mai stata considerata periferia. Ma alle spalle della nota rotatoria, il distretto urbano “-Buonservizi” giace al peggior grado di degrado civico. Un complesso eretto alla fine anni sessanta zeppo di sterpaglie, mura divelte e palazzine che da allora non sembrano conoscere un’intonacatura. La circolazione all’interno di Fratte- Buonservizi di per sé é già impedita da un mini-circuito a senso unico senza uscita. Un distretto urbano tralasciato da  tutte le più benevolenti amministrazioni, dalle deluchiane andando a ritroso. Una specie di ghetto urbano dove neanche gli amarcord bronxiani degli street art dotati di bombolette spray anni 70/80 hanno degnato di un tocco di colore, seppur scarabocchiato o antiestetico: una scena insomma da Berlino est in pieno degrado guerra fredda.

 

Il complesso urbano adiacente la chiesa della Sacra famiglia dei Padri dottrinari, ovvero l’istituto religioso che più di altri lavora da anni in catechismi di recupero per ogni fascia di disagiati o per semplici gruppi di preghiera settimanali, sembra anch’esso impedito ai residenti di Buonsevizi da barriere non solamente architettoniche, ma data l’incuria quarantennale se non di più, pure da un esempio senza pari di trascuratezza.

 

 

 

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