Una pagina nera per la Scuola Italiana ,i casi di Rovigo e Sulmona :Non basta mandare gli ispettori a Scuola !

 

da Pietro Cusati( Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

A Rovigo  due studenti colpirono con una pistola ad aria compressa la docente , gli stessi sono stati promossi con un nove  in condotta. Dal 5 nel primo quadrimestre, al 9 di fine anno scolastico ?. «Com’è possibile?» Nel giro di pochi mesi è quasi raddoppiato il voto in condotta ai  due  studenti che avevano sparato una raffica di pallini di gomma contro la professoressa dell’Itis di Rovigo ?. Una pagina nera per la scuola Un atto di bullismo contro la docente?  I protagonisti della cattiva azione  si dice,ma la verifica spetta agli ispettori del MIUR, che possono essere addirittura tre ? , ovvero il proprietario dell’arma ?, il compagno che ha esploso i colpi ? e quello che ha registrato tutto con il telefonino ?  Il Miinistro dell’Istruzione e del merito Prof. Giuseppe Valditara : «Siccome il caso di Rovigo mi ha lasciato molto perplesso, ho mandato un’ispezione per capire come sia stato possibile che i ragazzi, un ragazzo in particolare, che aveva sparato dei pallini nei confronti dell’insegnante abbia potuto prendere 9 in condotta. Vogliamo capire, capire quali sono anche i margini di manovra che il ministero può avere, se sono state rispettate tutte le regole. Non basta mandare ispettori, interverremo anche sul voto di condotta, quindi ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo all’interno dell’intero anno scolastico del voto di condotta». La professoressa  dell’ITIS di Rovigo : ‘’Provo ancora dolore a vedere quel video, i ragazzi che mi hanno colpito non meritavano il 9 in condotta ‘’.Un maturando a Sulmona durante la seconda prova scritta degli esami di Stato è stato sorpreso dalla commissione a utilizzare il proprio smartphone, violando le regole imposte durante lo svolgimento dell’esame. La commissione, dopo aver scoperto l’infrazione, ha preso la decisione di annullare l’elaborato del candidato e di estrometterlo dagli esami. Tutto da rifare. non solo dovrà ripetere l’esame di stato ma anche, l’anno prossimo, il quinto anno di studi. Non si è fatto altro che rispettare le regole. Il caso è stato segnalato agli ispettori del Ministero dell’Istruzione per l’apertura delle indagini interne .Infatti durante lo svolgimento delle prove scritte dell’esame di Stato, come  prevede la circolare del  Ministero dell’istruzione, agli studenti è fatto divieto di usare dispositivi elettronici quali telefoni cellulari, smartphone, smartwatch e qualsiasi altro strumento in grado di consultare file, inviare fotografie o utilizzare tecnologie come luce infrarossa o ultravioletta.Copiare durante gli esami ,la vicenda potrebbe avere anche una  rilevanza penale. Secondo i dati di Unioncamere  1,2 milioni posti di lavoro che non vengono coperti per mancanza di qualifiche corrispondenti ?  1,2 milioni di ragazzi che non riescono a trovare lavoro  ?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

One thought on “Una pagina nera per la Scuola Italiana ,i casi di Rovigo e Sulmona :Non basta mandare gli ispettori a Scuola !

  1. Per ridare dignità alla Docente occorre, da subito, riconvocare il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare ,infatti, non è stato interpretato e quindi , male applicato non solo il DPR n.122 del 2009 ma anche il regolamento dell’ istituto, correttamente il Ministro Valditara, sulla scorta della relazione ispettiva, ha avvertito l’esigenza di invitare la Dirigente Scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese. A Rovigo due degli allievi che avevano sparato pallini di gomma a una docente sono stati promossi udite,udite,udite,con il nove in condotta.”Ridare dignità ai Docenti ,lo ha detto il Ministro Valditara e quindi proteggerli . L’Avvocatura dello stato è stata messa a servizio di chi è stato aggredito, è assolutamente ingiusto che chi è stato aggredito debba pagarsi le spese legali e lo Stato deve essere accanto a chi è aggredito. Rispettare il docente è anche usare responsabilmente il cellulare”. Si tratta di una questione di educazione, che va inserita in un piano più generale, concordato e definito dalla scuola in collaborazione con la famiglia.

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