SO.RE.SA.: il futuro si chiama Fortower … tra spa e srl ed un appalto da 8milioni di euro

 

Aldo Bianchini

SALERNO – In pochi conoscono per davvero la genesi della  So.re.sa. spa, la più grande società partecipata della Regione Campania, che ha in pancia la cassaforte della spesa sanitaria, con attribuzioni tipiche in materia di centralizzazione degli acquisti e di accertamento del debito, attribuzioni che sono state ampliate attraverso nuove funzioni strategiche assegnate alla società medesima, quali:

  • Creazione Banca Dati Unificata
  • Centrale Unica di Pagamento
  • Supporto alla Regione nelle procedure di Accreditamento Istituzionale delle Strutture del SSR
  • Supporto al controllo di gestione e pianificazione aziendale delle Strutture del SSR​

Senza alcun dubbio una società assolutamente necessaria per il variegato mondo della sanità pubblica campana; il primo vero padre-padrone della Soresa è, manco a dirlo,

On. Antonio Bassolino

il cosiddetto “barbiere di Afragola”, nomignolo affibbiato da Vincenzo De Luca (quando quest’ultimo semplicemente sognava di mettere le mani “politiche” sulla sanità campana) all’ultimo ras della sinistra della Regione Campania on. Antonio Bassolino che crea dal nulla la So.Re.Sa. S.p.A. – Società Regionale per la Sanità (una società per azioni unipersonale, istituita dalla Regione Campania con DGRC n. 361 del 27/02/2004, in attuazione dell’art. 6, della L.R. n. 28 del 6/12/2003) e la lancia, non senza difficoltà, nel complicato ed anche rischioso mondo finanziario della sanità pubblica, non senza trascurare l’acquisto a stralcio dei crediti vantati dalla sanità privata per alleggerire la situazione debitoria complessiva della Regione.

Quest’ultimo è un aspetto d non trascurare quando si parla di SORESA; acquista al ribasso i crediti dei privati che li cedono volentieri pur di sanare le loro contabilità interna; l’iniziativa è assolutamente positiva se non fosse che in alcuni casi (come recitano le cronache giudiziarie del tempo) tra la cessione del credito e l’acquisto del debito si aprono pieghe poco trasparenti.

Ma intanto la Soresa cresce e si arricchisce divenendo una società, con socio unico la Regione Campania, una delle più forti nell’ambito di quell’80% di finanziamento governativo-regionale destinato alla sanità pubblica regionale, fino al punto di supportare i processi e i servizi di innovazione digitale della Regione Campania con le piattaforme SinfoniaSIACSIAPS Campania Open Innovation; ma anche nella governance e nella gestione della trasformazione digitale del Servizio Sanitario Regionale; gestisce il Sistema Informativo Sanitario Regionale; partecipa alla realizzazione di progetti di sanità digitale; promuove il Procurement Pubblico di Innovazione.

Tutti i governatori da Bassolino a De Luca, passando per Caldoro, hanno avuto spiccati interessi nel dominio assoluto, anche gerarchico, della Soresa intesa come cassaforte inattaccabile da gestire sul pino politico come strumento di potere; in pratica il Socio Regione esercita poteri di vigilanza e di controllo sul bilancio e determina le linee di indirizzo strategiche e di politica aziendale e nomina gli organi di vertice della Società.

On. Vincenzo De Luca

Il potere di oggi è pianificato al meglio con:

  • Il Consiglio di Amministrazione di So.Re.Sa. S.p.A. è composto da: Dott. Tommaso Casillo – Presidente, Avv. Tommaso Amabile – Consigliere
    Avv. Maddalena Manzo – Consigliere
  • Il Collegio Sindacale di So.Re.Sa. S.p.A. è composto da: Dott. Salvatore Giordano – Presidente, Dott. Ermanno Masiello – Sindaco effettivo, Dr.ssa Doriana Ruggiero – Sindaco effettivo.
  • Società di revisione legale: Ria Grant Thornton S.p.A.​​

Tutti personaggi e società legati a doppio filo con il governatore De Luca ? Sembrerebbe proprio così, ma ovviamente le nomine sono tutte squisitamente trasparenti e politiche.

Passano gli anni, scorrono fiumi di denaro pubblico, la Soresa si arricchisce sempre di più, ma la sanità pubblica campana perde in maniera catastrofica punti su punti e scende rovinosamente verso il basso nelle classifiche nazionali della buona sanità.

E dopo anni di silenzio si ritorna, improvvisamente, a parlare della SORESA  in maniera non molto edificante con una notizia esplosiva apparsa sul quotidiano nazionale “Il Giornale” (ediz. 22.06.23) con un titolo ad effetto “L’appalto alla ditta neonata nella Campania di De Luca” per denunciare le possibili forzature di un appalto da 8milioni di euro concesso a trattativa privata, dal direttore generale Sores dr. Alessandro Di Bello (uomo di De Luca ?) alla piccola società  FORTOWER srl che era nata soltanto 22 giorni prima della firma dell’accordo e con un capitale sociale irrisorio rispetto all’ammontare dell’appalto. Una notizia che nessuno in sede locale ha ancora ripreso.

Il caso, sempre secondo Il Giornale è già all’attenzione della Procura di Napoli da circa un anno senza alcun esito investigativo conosciuto.

Ne sapremo di più con la prossima puntata di questa storia.

 

 

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