da Angelo Giubileo
(avvocato – scrittore)
Non c’è dubbio alcuno che la maggiore o minore credibilità di un fatto sia ancora legata alla realtà del fatto medesimo. E tuttavia, nell’attualita’, l’informazione appare sempre più legata a dinamiche per così dire virtuali o artificiali.
Accade così che, dopo aver incontrato il leader cinese Xi Jinping, il segretario di Stato USA Antony Blinken dichiari che i due giorni di colloqui sono stati “franchi e costruttivi” e che, immediatamente dopo, il leader USA Joe Biden dichiari che Blinken “ha fatto un gran lavoro”. Ma, esattamente due giorni dopo, lo stesso Joe Biden dichiari che: “Il motivo per cui Xi Jinping era arrabbiatissimo quando ho abbattuto quel pallone pieno di attrezzature per lo spionaggio è che non sapeva che era lì. È questo che imbarazza i dittatori, non sapere quello che succede”.
In ordine a questi ed altri fatti, ad esempio, chissà cosa ne pensano il miliardo e mezzo circa di abitanti cinesi? E i quattro miliardi circa della popolazione asiatica?