di Carmelo Bufano
(storico socialista del Vallo di Diano)
Si dà il caso che fino a una quindicina di anni fa i consiglieri della regione Campania, non residenti nella provincia di Napoli, lamentavano in particolar modo i consiglieri della provincia di Salerno sia di maggioranza che di minoranza all’interno della stessa regione il Napolicentrismo che imperava nei confronti delle altre aree al di fuori della città di Napoli.
Una politica verticale con Napoli nel ruolo apicale.
Punto 1)
Con l’insediamento di De Luca alla guida della regione Campania il termine Napolicentrismo non viene più lamentato. L’azione politica di De Luca ha reso la regione Campania una identità di omogeno territorio campano.
Punto 2)
Sul piano nazionale ha portato l’attenzione politica di un Mezzogiorno che ancora oggi il tema politico porta alla questione meridionale.
In tal senso De Luca si è mostrato leader guida.
Coerente con il suo modo di essere e di agire. Libero dai condizionamenti del “Si è sempre fatto così”.
Persona libera dal peso del passato che non vuole rifondare ma semplicemente “Trasformare”.
E ha fatto sì che la regione Campania con la sua voce politica di governatore oggi rappresenta una autorevole voce di sinistra che attenziona la politica nazionale italiana.
Una voce che trasmette il verbo della sinistra, quella garantista e pluralista.
Molto più semplice per me dire una voce Socialista.
Come Craxi con l’azione Sigonella, così De Luca con i vertici nazionali della politica italiana.
Vedi confronto-scontro con Salvini, Schlein, Conte.
Tant’è che governatori sia meridionali che settentrionali su alcune questioni politiche di livello nazionale si sono schierati con De Luca.
Punto 3)
La segretaria del P.D. con autorità delegittima l’aspirazione di De Luca al terzo mandato per la regione Campania.
Da socialista mi permetto di fare una riflessione con debito rispetto anche per il ruolo importante che la segretaria ricopre.
Alla segretaria del Partito Democratico l’auspicio è che possa testimoniare con fatti e azioni e che parlino un linguaggio più semplice.
E soprattutto di conoscenza della storia e della geografia della politica dei territori e delle persone.
Armocromia tema interessante ma di questi tempi non so se può essere utile a Contadini, Muratori, Massaie, Operai, Autotrasportatori, Casalinghe, Agricoltori, Falegnami e via dicendo.
Questo Mezzogiorno d’Italia senza la voce politica di De Luca oggi quanto conterebbe in termini politici a livello nazionale?
Da socialista vedo in De Luca una autorevole voce che pratica il verbo socialista, quello di Turati e Kulischioff, che in altri Paesi Europei questo termine Socialista ha ancora una sua legittima identità.
Carmelo Bufano