SANZA – In alcune aree della provincia di Salerno si stanno registrando numerosi casi di peste suina e la Regione Campania ha varato una zona rossa per diciassette comuni che si trovano nell’area dei ritrovamenti delle carcasse infette, comprendendo Buonabitacolo, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Morigerati, Padula, Piaggine, Rofrano, Sala Consilina, Sassano, Teggiano, Torraca, Tortorella, Valle dell’Angelo e Sanza. Da questo ultimo centro è partita da mesi una battaglia per contrastare la massiccia presenza di cinghiali, portata avanti principalmente dal consigliere comunale e capogruppo di Siamo Sanza Antonio Citera a dal suo gruppo politico. “La battaglia mi sta vedendo coinvolto nelle sedi istituzionali per arginare il problema e, attraverso una serie di incontri, sto raccogliendo tutti gli elementi per farmi portavoce di questo tema. Nel prossimo futuro – continua Citara – ci saranno numerose iniziative per condurre il dibattito anche tra i rappresentati istituzionali regionali, nazionali ed europei al fine di far comprendere maggiormente le ripercussioni della questione sul nostro territorio. Agricoltori e allevatori sono le principali vittime di tale comportamento istituzionale che non ha intenzione di accogliere il loro appello da anni: non è possibile mortificare il loro impegno ancora una volta da chi vorrebbe addirittura abbattere i suini con effetti incredibili dal punto di vista socio-economico e con la conseguente perdita delle tipicità locali riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. La Regione Campania deve ascoltare i territori attraverso azioni serie e concrete, così come stiamo tentando di fare da anni, investendo risorse per tutelare principalmente agricoltori e allevatori. Basta seguire la linea di altre regioni, quali la Lombardia, ove è attualmente in discussione l’ulteriore stanziamento di quasi 2,3 milioni a favore di queste categorie, volto a realizzare diverse iniziative di prevenzione e tutela contro questo virus. Ancora una volta è necessario sollecitare tutte le Istituzioni a dare il proprio contributo sui temi legati alla biosicurezza attraverso stanziamenti seri e interventi mirati a beneficio della collettività.”