da Antonio Cortese
(giornalista)
Macron si ferma a ragionare un attimo, si estranea da Strasburgo e va a trovare li Xi Jinping. Trump allora si ingelosisce, e dichiara pubblicamente che i francesi stanno leccando le brache agli occhi a mandorla; appena il francese rientra in patria, ecco poi un calo di popolarità e nei sondaggi, nelle proiezioni di voto e nelle strade piene di pensionati rivoluzionari. Allora Emmanuel si difende facendo arrestare Sarkozy come per una ripicca da amante tradita, e comincia a parlare male dei cinesi ottusamente come prima di partire, cosi’, con una incoerenza degna di un capriccioso Nerone.
Trump ritorna alla realtà cominciando a capire che é ancora sotto processo a causa di vere ex scappatelle e i proclami in ambito internazionali vengono “ubbiditi” solamente da nostalgici fanatici fuori dall’ attualità. Nel frattempo si svolge un summit con Brasile, Arabia saudita, Russia, Cina, Guinea e altri paesi indiani e mediorientali. La maggioranza della popolazione mondiale é quindi contro la cocciuta e cieca favoletta raccontata nel vecchio west che continua a dare pugni di dollari ad un ragazzino arrogante. Ma per quanto riguarda l’Italia distratta dalla soda e quotidiana questione delle “tasse all’empasse”, non si capisce perché gli italiani al momento di discuterne percentuali o pagarne scaglioni, non abbiano capito né obiettato che tali emolumenti vegano destinati a fini bellici. Giocano a fare la guerra “e io pago”: c’è in questo Paese un vertice della Gdf in rispettabile divisa da vero soldato che pretenda un rendiconto al governo su come vengano riutilizzati i soldi prelevati specie dal lavoro irregolare? Se la gdf abbia recuperato milioni su milioni in operazioni come ad esempio quelle sulle compagnie dei corrieri privati, come DHL o Bartolini (senza neanche accertare gli errori normativi e contrattuali a monte, né le cause, poiché altrimenti le consegne a domicilio per milioni di cittadini sarebbero state impossibili andando ad intasare del tutto le Poste Italiane) può mai essere cosa giusta che queste somme vengano “devolute” all’industria bellica?