Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – E’ stata sufficiente, qualche settimana fa, la ridiscesa in campo del giornalista dr. Pietro Cusati (detto Pierino) —con l’ennesimo grido di appello indirizzato a tutte le forze politiche per un impegno comune risolvere l’incresciosa situazione venutasi a creare dopo la chiusura del Tribunale di Sala Consilina— per far riaprire il dibattito politico in cui tutti i consiglieri regionali e i parlamentari della zona si stanno infilando, ognuno con le proprie idee e con le proprie bandierine.
Agli affezionati lettori di questo giornale offro, con questo articolo, materiale sufficiente per l’ampliamento del dibattito, partendo ovviamente dal mio approfondimento per chiudere con la cronaca di quanto accaduto in questi ultimi giorni.
Dunque cominciamo col dire che sulla vicenda complessiva del tribunale soppresso la sinistra politica della provincia, della regione e del governo nazionale, sta facendo l’ennesima figurella da quattro soldi.
Nell’edizione del 22 maggio de “Il Mattino” il prof. Alessandro Campi (dal marzo 2002 Professore Associato di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Perugia. Dal 2010 è editorialista politico dei quotidiani “Il Messaggero” (Roma) e “Il Mattino” (Napoli):
- “Questa destra è ignorante e aggressiva”, secondo il giudizio di molti intellettuali di sinistra. “Questa destra non tollera il dissenso”, secondo l’opinione di Elly Schlein;
- Dopo il fattaccio del salone del libro di Torin o “ … davvero un capovolgimento orwelliano della realtà: i censori che accusano i censurati di essere anti-democratici solo perché non accettano che si tolga loro la parola nel nome della democrazia …”;
- Per capirlo … ”Si deve partire da una frustrazione doppia: politica e intellettuale … viene dai tempi della comparsa sulla scena di Silvio Berlusconi. L’avvento a Palazzo Chigi di Giorgia Meloni l’ha esacerbata ancora di più. La ragione di tale stato d’animo è semplice e comprensibile …”.
Ovviamente l’articolo del prof. Campi è molto più lungo, ma a me interessava mettere in rilievo l’essenza dello stesso; senza discernere se oggi Campi è di destra o di sinistra (ieri era sicuramente di sinistra), pensando soltanto al fatto che Campi è sicuramente un uomo di cultura; e su questo credo che anche gli estremisti di sinistra dovranno essere d’accordo.
Perché questo riesame delle dichiarazioni di Campi ?, perché credo si sovrappongano esattamente alla situazione vissuta nel Vallo di Diano per la sciagurata chiusura del suo storico tribunale trascinato, poi, da una politica “interessata” verso il più piccolo tribunale di Lagonegro (fuori provincia e fuori regione).
“Interessata” perché, se vogliamo rifare la storia di quanto accaduto non possiamo non ricordare i seguenti riferimenti:
- E’ vero, come dice Corrado Matera, che nel 2012 il governo nazionale che assunse la decisione con gli scienziati di Mario Monti (con in testa la prima scienziata Paola Severino, ministro della giustizia) era retto anche dalla destra; ma bisogna ricordare che in quel momento storico se la destra si fosse permessa di dire soltanto “ah” sarebbe stata sepolta sotto un mare di polemiche;
- Così come non bisogna dimenticare che l’anno successivo, il 2013, in cui materialmente il tribunale di Sala fu chiuso, c’era una filiera di governo tutta di sinistra: Matteo Renzi primo ministro (PD), Annamaria Cancellieri (PD), presidente della Provincia e quasi tutti i sindaci del Vallo del PD;
- Mancava soltanto la Regione, è vero, ma arrivò dopo 18 mesi con Vincenzo De Luca che incentrò gran parte della sua campagna elettorale nel Vallo su due riaperture: tribunale e ferrovia;
- Ma c’era anche, se non soprattutto, la presenza ingombrante e devastante dell’on. Gianni Pittella (allora vice presidente del Parlamento Europeo, amico caro del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, renziano e deluchiano) che nelle elezioni europee del 2014 fu sostenuto da molti sindaci di sinistra e premiato dagli elettori del Vallo con una risposta eccellente in termini di voti; anche se tutti sapevano che Pittella aveva tirato la corda del tribunale dalla sua parte, cioè verso Lagonegro.
Per non cadere, quindi, sotto la mannaia del prof. Campi della cosiddetta “… resa intellettuale della sinistra a tutto campo rispetto alla storia da cui si proviene, nel segno del conformismo ideologico e dell’omologazione a valori e stili che un tempo essa denunciava …” non mi sorprende più di tanto l’uscita del sen. Antonio Iannone; al suo posto avrei aggiunto che colpa fu anche degli elettori del Vallo che, seguendo stoicamente le indicazioni del PD, decretarono il successo prima di Pittella e poi di De Luca per le promesse mai mantenute.
E veniamo alla cronaca delle botte e risposte di questi ultimi giorni; la giostra comincia con un comunicato stampa del sen. Antonio Iannone di Fratelli d’Italia:
- TRIBUNALE DI SALA CONSILINA, IANNONE (FdI): “PARLANO QUELLI CHE LO HANNO CHIUSO”
“Quello che avvenne con la soppressione del Tribunale di Sala Consilina, accorpato addirittura fuori regione, fu un crimine contro il territorio a Sud di Salerno. Fu silenzio dal centrosinistra; fu silenzio tombale dall’attuale governatore De Luca e dai suoi attuali consiglieri regionali. Nel 2012 fu consumato lo sfregio alla nostra provincia e alla nostra regione perché prevalse il Pd di Pittella che impose Lagonegro con De Luca e Compagni che si girarono di spalle. Dopo una serie di governi tutti a trazione Pd, questi signori scoprono la battaglia ora che c’è il governo Meloni. Ora i carnefici del Tribunale di Sala Consilina vorrebbero giocare pure a fare i paladini. È semplicemente ridicolo. Dopo aver penalizzato i cittadini di quell’area vorrebbero pure farci sopra una truffa per guadagnarci qualche consenso. Pensassero a governare le materie di competenza regionale invece di inviare letterine a ministeri e parlamentari. Penso per esempio alla sanità che è da terzo mondo. Per la geografia giudiziaria c’è in campo una seria riflessione del Ministro Nordio che già aveva promesso impegno per sanare le molte disfunzioni generate da quella scellerata riforma del 2012: il territorio a sud di Salerno è stato in quegli anni il più penalizzato d’Italia con Sala Consilina portata fuori regione e la chiusura anche di Eboli. Chi ha taciuto fino ad ora continui a farlo perché è un pulpito non credibile”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, parlamentare del collegio della provincia di Salerno. 20 maggio 2023
gli risponde subito il consigliere regionale avv. Corrado Matera che per la riapertura del tribunale si sta adoperando già da qualche anno:
- CORRADO MATERA: “TUTTE LE FORZE POLITICHE CARNEFICI DEL TRIBUNALE DI SALA CONSILINA”
da uff. stampa on. Matera
NAPOLI – “Spiace constatare, leggendo la nota del Senatore Iannone, come una questione così delicata come quella del Tribunale di Sala Consilina diventi oggetto di strumentalizzazione politica”. È quanto afferma il Consigliere Regionale della Campania Corrado Matera, che evidenzia come il Foro di Giustizia del Vallo di Diano e la battaglia per la sua riapertura siano sempre stati al centro della sua azione politica.
“Fin da quando nel lontano 2012 -ricorda- è stata assunta dal Governo Monti (governo Monti sostenuto dal centro sinistra e dal centro destra) la scelta scellerata di rivedere la geografia giudiziaria soprattutto a Sud di Salerno, non ho lesinato dure critiche a nessun partito o schieramento politico. In seguito, ho puntualmente e ripetutamente evidenziato gli effetti disastrosi e fallimentari causati della soppressione del Tribunale di Sala Consilina, che è stato, addirittura, accorpato ad un distretto di Corte di Appello, afferente ad altra Regione (Basilicata)”.
Per Matera è evidente che la soppressione del Tribunale di Sala Consilina (caso nazionale) rappresenta un errore legislativo grave compiuto in spregio alla legge madre che, inevitabilmente, ha prodotto effetti disastrosi e fallimentari ai danni delle comunità interessate. “Va, dunque, nella direzione giusta la posizione del Ministro Nordio -sottolinea il consigliere regionale originario di Teggiano- di rimettere mano alla Geografia Giudiziaria, nella chiave della Giustizia di Prossimità. E in questo senso è con spirito costruttivo che voglio informare il Viceministro Sisto (che di recente ha parlato di «assenza di progetti e di esigenza di trovare fondi») che per Sala Consilina la struttura già esiste e i fondi verranno garantiti dalla Regione Campania”.
Matera ha provveduto ad inoltrare ai parlamentari della Campania, compreso il Sen. Iannone, la nutrita documentazione relativa ad audizione di qualificati portatori di interessi. “Sono atti concreti -chiarisce- che dimostrano come si sia verificato in Italia uno tra i più gravi scandali legislativi. Non si è trattato, quindi, di «una semplice letterina», ma di documentazione puntuale frutto di mesi di impegno, che dovrebbe imporre al Parlamento di intervenire per rimediare ad un errore che con la complicità di tutte le forze politiche (centro sinistra e centro destra) si è consumato a danno di una comunità”.
Per Matera quella per il ripristino del Tribunale è una battaglia di giustizia e di civiltà che deve avere un orizzonte trasversale, al di là dei colori politici e delle polemiche sterili, che necessita di uno sforzo comune di responsabilità, per ridare dignità ad un territorio e ad una comunità che meritano giustizia. Un impegno al quale nessuno dovrà sottrarsi.
“Con orgoglio posso affermare -chiarisce ancora il Consigliere della Regione Campania- che grazie alla mia Proposta di Legge, concordata con le altre regioni interessate ed approvata dal Consiglio Regionale della Campania, si è riaccesa l’attenzione su un errore legislativo che grida giustizia da ben 10 anni! E va precisato che la proposta di legge è stata approvata all’unanimità, trovando la totale condivisione di tutte le forze politiche, comprese quelle del centrodestra. Credo di aver fatto, nella qualità di Consigliere regionale, quello che potevo e avevo il dovere di fare. Oggi, che è tutto rimesso al Parlamento nazionale, invito anche il Sen. Iannone a sostenere questa battaglia di fondamentale importanza per il nostro territorio. Nello stesso tempo, ho già chiesto al viceministro Sisto un incontro per presentargli tutte le garanzie e le progettualità concrete, compresi gli aspetti relativi ai fondi, per la riapertura del Tribunale di Sala Consilina”.
all’invito di Matera risponde, ovviamente, il sen. Iannone con un altro comunicato:
- TRIBUNALE DI SALA CONSILINA, IANNONE (FdI): “MATERA CERCA DI FARE TUTTI COLPEVOLI MA TUTTI SANNO CHE FU UNA PORCATA DEL PD”da Antonio Capozzolo (uff. stampa sen. Iannone): “Il consigliere Matera, oltre a girare con letterine e delibere, racconta anche falsità storiche tese a fare tutti colpevoli perché è colpevole la sua parte politica. Ribadisco: a Sala Consilina fu operato uno scippo a favore di Lagonegro del PD di Pittella con il silenzio complice del PD di De Luca, quello a cui Matera appartiene. Matera è liberissimo di sbattersi come vuole per dare l’ingannevole sensazione di fare il vessillifero della battaglia. Per quanto mi riguarda sto seguendo una strada figlia del confronto con il Sottosegretario Del Mastro, di cui ho parlato anche con il Presidente del Tribunale di Salerno. Senza clamori di stampa e annunci, sto seguendo una strada concreta e non iniziative pulcinellesche di chi doveva opporsi quando la sua parte politica lo ha accorpato fuori regione. Chi ha taciuto allora lo faccia anche ora e, se vuole proprio impegnarsi veramente, si dedichi alle decisioni della Regione sulla Sanità del Vallo di Diano”. Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, parlamentare del collegio salernitano. 22 maggio 2023
nel dibattito entrano anche il sen. Francesco Castiello e l’ex senatrice Felicia Gaudiano (del Mov. 5 Stelle):
- IL TRIBUNALE DI SALA CONSILINA VA RIAPERTO. ANCHE COSÌ SI COMBATTE LA CRIMINALITÀ
da Nicola Arpaia
(portavoce Mov. 5 Stelle)
Il Senatore Francesco Castiello e la già Senatrice Felicia Gaudiano: “Il Vallo di Diano è l’unico territorio in Italia ad avere il Tribunale in un’altra regione”
“Il Vallo di Diano non può restare l’unico territorio in Italia ad avere la sede del tribunale in un’altra regione. Quasi dodici anni sono trascorsi dalla chiusura del Tribunale di Sala Consilina, unico annesso fuori regione (con quello più piccolo di Lagonegro). Lo storico tribunale del Vallo di Diano, in provincia di Salerno, vanta due primati negativi: è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale più piccolo, sia in termini di carico di lavoro sia in termini di dipendenti, ed è l’unico tribunale ad essere stato accorpato ad un tribunale di un’altra regione, il tribunale di Lagonegro in Basilicata. La conseguenza è che cittadini e operatori sono costretti a recarsi in una regione diversa da quella di residenza e in secondo grado la competenza è della Corte d’appello di Potenza anziché di quella di Salerno. Nella scorsa legislatura eravamo ad un passo dall’approvazione del disegno di legge S. 2139 in Commissione Giustizia. A dirlo in una nota congiunta sono il Senatore del Movimento 5 stelle Francesco Castiello e la già Senatrice Felicia Gaudiano.
“In questa legislatura ho presentato un disegno di legge S. 233 – prosegue Castiello – per rivedere i criteri di riorganizzazione dei servizi giudiziari territoriali in favore delle aree più disagiate e territorialmente complesse. Non è un problema solo del Movimento Cinque Stelle, del Pd o dei partiti di centro destra, ma è un problema del territorio, e tutte le forze politiche si devono riconoscere in questo obiettivo che noi del Movimento 5 stelle perseguiamo da anni con convinzione. Ben vengano oggi più proposte da parte di altre forze politiche. La finalità ultima è garantire sicurezza e giustizia in un territorio vasto, dalle enormi potenzialità, per evitare penetrazioni della malavita organizzata o fenomeni di corruzione. La giustizia è sinonimo di qualità della vita e di sviluppo economico sano” -concludono-.
NOTA FINALE: La querelle, naturalmente, non finisce qui e il vero problema che è quello della riapertura del tribunale di Sala Consilina da “caso nazionale” (come giustamente dichiarato da Matera) rischia di tracimare le Alpi come “sceneggiata meroliana” da programmare in tutto il mondo.
Carissimo Direttore Aldo Bianchini ,non è più tempo di polemiche politiche sul Tribunale di Sala Consilina ,invece , prendo atto con grande piacere della chiara volontà del Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio, di rivedere,dopo dieci anni, la riforma scellerata della geografia giudiziaria, che ingiustamente ha soppresso il Tribunale virtuoso di Sala Consilina (SA),accorpandolo fuori regione in Basilicata,ad un Tribunale più piccolo ,quello di Lagonegro (PZ).Lo contempla la nostra costituzione di valorizzare la giustizia di prossimità, erogare servizi di giustizia al Cittadino e far percepire la presenza dello Stato anche nel territorio del Vallo di Diano e del golfo di Policastro ,a sud della provincia di Salerno,crocevia del preoccupante fenomeno della criminalità ‘’organizzata ‘’ di ben quattro regioni del Sud :Campania ,Basilicata, Calabria e Puglia.