Il futuro dell’Italia (e non solo)

da Angelo Giubileo

(avvocato – scrittore)

In questi giorni a Hiroshima si è svolto l’annuale appuntamento del G7, intergovernmental political forum, che originariamente riuniva i capi di stato e di governo dei sette paesi più industrializzati del mondo, divenuti ora, con l’aggiunta dei rappresentanti dell’Ue, i sette paesi più industrializzati e più liberali dell’Occidente.
L’Italia è stata rappresentata dal capo del governo, Giorgia Meloni, unica donna a partecipare al summit e quinta donna ad aver partecipato a un summit del G7. Naturalmente, non sappiamo quali decisioni operative, inerenti all’attuale cambiamento del potere sullo scacchiere internazionale, siano state prese; ma pare che l’impatto sulla scena mondiale del nostro capo di governo sia stato registrato, nel complesso, in modo più che positivo. Come testimonia anche il fatto che il prossimo incontro del G7 si terrà in Puglia nella metà di giugno del 2024. Esattamente dopo che, dal 6 al 9 giugno, si saranno svolte le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo.
Se dovesse andare come attualmente è generalmente si prevede, nell’assise europea si realizzerebbe il cambio di maggioranza politica da uno schieramento di centrosinistra a uno di centrodestra, così che Giorgia Meloni potrebbe assurgere ad assoluta protagonista, visto che già oggi, all’interno dell’assise, è la leader istituzionale del gruppo dei Conservatori europei.
In relazione ai tempi di gran lunga mutati, potremmo azzardare l’idea relativa alla costruzione di una nuova figura “alla Giovanna d’Arco”… Come avrebbe conchiuso il filosofo Benedetto Croce: “non è vero, ma ci credo”.

 

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