La Società Eni S.p.A. il 30 gennaio 2023, nell’ambito della Concessione di Coltivazione Idrocarburi denominata “Val D’Agri”, ha ripresentato l’istanza per l’ avvio del procedimento di VIA relativa al progetto “Messa in produzione del Pozzo Pergola 1, realizzazione dell’Area Innesto 3 e posa delle condotte interrate di collegamento”, per il gas naturale, localizzato nel Comune di Marsico Nuovo (Potenza),AL CONFINE CON IL VALLO DI DIANO,ATENA LUCANA E SALA CONSILINA, l’area di progetto interferisce con i Beni Paesaggistici “Immobili e aree di notevole interesse pubblico”, poiché ricade all’interno del Sistema montuoso della SellataVolturino del territorio del Comune di Marsico Nuovo, con i “Territori coperti da boschi e foreste” e con le fasce di rispetto del Torrente Verzarulo e del Fiume Agri; nella stessa zona risultano presenti i siti della rete Natura 2000 , Monti della Maddalena e ZPS Appennino Lucano, Monte Volturino oggetto di misure di conservazione ai sensi della Direttiva 92/42/CEE Habitat; sul progetto si sono fermamente opposti, oltre al comune di Marsico Nuovo, comitati e associazioni ambientaliste, come Liberiamo la Basilicata ed EHPA già riconosciute parti civili nei processi Petrolgate 1 e Petrolgate 2 e 3 a carico di ENI, insieme ai comuni campani confinanti di ATENA LUCANA ,SALA CONSILINA , LA COMUNITA’ MONTANA VALLO DI DIANO e diverse associazioni del salernitano, che denunciano rischi connessi alle sorgenti e ai bacini idrografici del fiume Agri e interregionale del Fiume Sele, in un area con presenza di cavità carsiche diffuse.L’Eni ha ripresentato presso il Ministero dell’Ambiente (MITE) la procedura di VIA per la messa in produzione del pozzo Pergola 1 e la realizzazione delle condotte di collegamento dell’Area Innesto 3 con il centro olio di Viggiano, nell’ambito della concessione di coltivazione idrocarburi denominata “Val d’Agri” .Il pozzo e le condotte ricadono nel comune di Marsico Nuovo (Pz)che confina con il Vallo di Diano : Atena Lucana e Sala Consilina (Salerno). Enti, associazioni e cittadini possono ripresentare le proprie osservazioni presso il Ministero dell’Ambiente entro il primo maggio 2023. L’ENI, in precedenza, sul pozzo Pergola 1 aveva annunciato di voler rinunciare alle attività dopo una travagliata sequenza di autorizzazioni prima negate, poi concesse, poi di nuovo bloccate tra Commissione VIA e Ministero dell’Ambiente, al punto che si era chiesto da più parti persino il ripristino dei luoghi. Si erano fermamente opposti per i rischi connessi alle sorgenti e al patrimonio idrico oltre al comune di Marsico Nuovo, comitati e associazioni, i comuni campani confinati di Atena Lucana, Sala Consilina, la Comunità montana Vallo di Diano e diverse associazioni del salernitano, per il fatto che l’attività del pozzo insiste su idrostrutture di superficie e di profondità dei bacini idrici.
La zona di Pergola (lato a confine con la prov. di Salerno) dove insiste la croce luminosa è stata oggetto di una rovinosa frana tantissimi anni fa. Conoscendo i disastri perpetrati in Val d’Agri per opera delle aziende petrolifere, speriamo di non dover commentare altre sciagure.