da Antonio Cortese (giornalista)
Se esiste la zizzania in economia questa é l’inflazione: cresce ovunque. A differenza della simbologia biblica però rappresenta, come in agricoltura, un necessario corredo biologico la cui classificazione accademica e scientifica ancora non ha dischiuso del tutto i saperi, le funzioni e gli utilizzi, proprietà ed applicazioni.
La Zecca italiana é un esempio non tanto di arte nel settore con primato internazionale, ma anche per innovazione. Le banche in Europa sono nate nel bel paese e anche se gestite da ebrei o altri facoltosi erranti dal continente, gestiscono valute cartacee specie oggi che le transazioni coi clienti sono uscite dai classici banchi, poi sportelli, poi spazi digitali per fornire un servizio , anche sociale con le cabine bancomat. Le stesse potrebbero essere fornite come per i distributori usati dal merchandising di merendine e bibite o altri prodotti di largo consumo, da ricevitori ed erogatori di moneta spicciola. Sembrerebbe un passo indietro come idea da immaginare, come per il conio di un nuovo taglio, anche simbolico o celebrativo di una moneta da 40 centesimi.
Essendo l’Istituto meno autonomo a differenza degli anni ottanta e novanta, quando grazie al presidente della repubblica e al ministero del tesoro si coniavano monete in puro e semplice spirito filatelico, é più difficile forse far capire agli altri stati membri l’importanza di questo lavoro di produzione tecnica, artistica e poi economica. La cento lire di Marconi, la cinquecento lire dedicata al Vaticano, ma già prima ancora la duecento lire furono innovazioni sorprendenti, che disinnescavano la stagflazione e spingevano l’inflazione di botto per poi avere con un po’ di tempo , a circolazione avvenuta, l’attrito di cui si aveva bisogno.
La Zecca italiana coniando ogni anno nuove monete e monetine, consentiva ad un paese meno industrializzato e potente degli altri di far parte comunque dei primi sette-otto al mondo. Romano Prodi questo meccanismo ha cercato già a spiegarlo facendo ad esempio la rete di mercati, mercatini, fiere, e una vivacità di vendita al dettaglio altrove introvabile. Con questa rete l’Italia ha sempre fatto girare, vivere e crescere le piccole e medie imprese su cui si fonda.
Molta di quella che gli inesperti da altri ambiti chiamano zizzania, serve per produrre, corde, materiali edilizi, corredi protettivi in floricoltura, biomasse e carburanti. Quattro soldini “differenti” di rame o zinco in una nuova moneta , anche se bucano le eleganti tasche sartoriali darebbero da fare all’intero sistema.