Aldo Bianchini
SALERNO – I fasulli motociclisti in vena di provare i loro attrezzi a mille e i falsi musicisti che non sono neppure musicanti ma semplici addetti ad una spietata consolle devono farsene una ragione e capire, se vogliono continuare ad occupare spazi pubblici, che il rombo di tuono delle supermotociclette e l’asfissiante ripetitività delle note ad alta tensione finiscono per diventare soltanto squallido rumore.
Tanto da far pensare, a chi assiste o più semplicemente è costretto ad ascoltare, che forse ci si trova in presenza di una preoccupante catatonia come sindrome di tipo psichiatrico caratterizzata da anomalie motorie, emotive e comportamentali (dipendenti sia da patologie organiche che psichiche) per quei personaggetti che si accalcano a girare con caparbietà il manicotto dell’acceleratore o a trascinare ai massimi livelli il cursore del volume.
Insomma, se si riflette, si riduce a questo quanto accaduto in Piazza della Concordia il giorno 24 marzo u.s.; siamo alle solite, per pochi pretenziosi devono soffrire in tanti.
Per poter ragionare e riflettere con calma, chi scrive – chi parla o chi commenta a casaccio dovrebbe aver avuto anche una piccola esperienza di sottomissione forzata a rumori molesti che raggiungono i timpani e penetrano il cervello senza pietà; e tutto questo per far sgnignazzare quattro “sfessati” (tipica denominazione deluchiana) in cerca di una estremamente ridotta “follia di gloria” a tutto danno degli altri, pensando di essere in quel momento i “padroni delle ferriere”.
Non deve e non può funzionare così; oltretutto la densità del rumore è facilmente rilevabile con gli appositi strumenti ed altrettanto facilmente penalizzabile in quanto la materia è regolata da leggi molto severe; ed era su questo aspetto che la Polizia Municipale doveva intervenire, non soltanto sulla liceità dei permessi che era facile immaginare ci fossero, così come c’erano. Ma i permessi non autorizzano gli schiamazzi; serva da lezione per tutti gli altri avvenimenti similari.
Anche la politica deve meditare su questi aspetti prima di scatenarsi nell’alimentare battaglie che, pur vendo un loro costrutto specifico, si riducono a sterili corpo a corpo con l’avversario di turno.
Non condanno la durezza dell’intervento del sen. Antonio Iannone: “Quello che è avvenuto oggi a Piazza della Concordia è un inno all’arroganza e alla tracotanza. Il Governatore De Luca, che non si capisce cosa c’entri con le competenze comunali, ha praticamente inibito la manifestazione ‘Honda live tour 2023’ regolarmente autorizzata dal comune. Una piazzata inaccettabile che ha lasciato attoniti gli organizzatori e schifati i presenti. Siamo al cafone sfrenato elevato ad arbitrio che non può essere tollerato per merito e modi con i quali si sono svolti i fatti. Esprimo solidarietà agli organizzatori e presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro Piantedosi sull’accaduto. Bisogna accertare se il comportamento di De Luca configura abusi che fanno disonore alle Istituzioni e mortificano la città di Salerno”; così come non assolvo il governatore Vincenzo De Luca che, sinceramente, questa improvvisa esplosione di collera maldestra poteva tranquillamente evitare chiamando, da semplice cittadino, la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato; e dopo avrebbe avuto tutte le ragioni di questo mondo.
Ma si sa, quando il cervello viene travolto dai micidiali decibel, e i freni inibitori sbroccano, tutto è possibile.