da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
Il 12 marzo 1909 a Palermo,piazza Marina,114° dopo,anniversario della morte del poliziotto di Padula (SA), Joe Petrosino, il nemico della mafia.
Il 12 marzo 2023 si è tenuta a Palermo la celebrazione del 114° anniversario della morte del poliziotto Italo-Americano Joe Petrosino , originario di Padula (SA),avvenuta a Palermo,a piazza Marina, la sera del 12 marzo del 1909 , ucciso a colpi d’arma da fuoco, giunto nel capoluogo siciliano per indagare su traffici tra Stati Uniti e Sicilia. A piazza Marina, all’interno della Villa Garibaldi, c’è una targa che ricorda la figura di questo grande eroe che pagò con la vita per i principi di legalità ai quali credeva fermamente.
Joe Petrosino,nato a Padula in provincia di Salerno, emigrò a New York con la famiglia, diventò uno stimato poliziotto e iniziò a combattere le organizzazioni criminali di Little Italy, per lo più dirette dai suoi connazionali. Nel 1905 organizzò una squadra, l’Italian Branch, per contrastare la Mano Nera, un’organizzazione mafiosa che gestiva il racket a New York. Proprio seguendo una pista, nel 1909 Petrosino giunse a Palermo. Ma la Mano Nera lo sta aspettando,venne ucciso nel centro della città con quattro colpi di pistola. Il console americano a Palermo telegrafò al governo Americano: “Petrosino ucciso a revolverate nel centro della città questa sera. Gli assassini sconosciuti. Muore un martire”. A Padula è stato allestito il museo nella casa natale del poliziotto italo-americano “joe” petrosino, nato a padula il 30 agosto 1860, è l’unica casa-museo in italia dedicata a un rappresentante delle forze dell’ordine. Il museo mantiene gli ambienti originali di casa petrosino, ancora con gli arredi e gli oggetti del tempo. nella camera da letto, oltre la culla da neonato, rivestita di tulle, e gli oggetti da toilette posti sul piccolo mobile con specchiera, si osservano le fotografie originali d’epoca dei familiari di joe petrosino. nella sala da pranzo, arredata con mobili in stile liberty, è la tavola apparecchiata con le stoviglie di famiglia e tovaglioli con il monogramma. nei dipinti e nelle fotografie alle pareti o poste sui mobili si susseguono le generazioni dei petrosino.Al piano superiore, la sezione multimediale del museo, innovativa e documentata, indaga le trame storiche dell’antimafia, nata anche dall’impulso pionieristico di petrosino: a partire da filmati originali che fanno rivivere le investigazioni del poliziotto di padula, proseguendo con documenti visivi tratti dagli archivi di rai teche, fino alle cronache dei nostri giorni, ai protagonisti e alle vittime della lotta senza quartiere contro la criminalità mafiosa.