Aldo Bianchini
POTENZA – Non so se dipende dalle sue fumose origini lauriote, ma un fatto è assolutamente certo: Piera Carlomagno -notissima scrittrice e giornalista salernitana- ama la Basilicata.
E la cosa, sinceramente, non può che far piacere ad uno come me che è nato e cresciuto nel cuore della Basilicata, a Muro Lucano nell’antico borgo del Pianello a pochi metri di distanza dal castello dove soggiornò e fu uccisa la mitica regina Giovanna di Napoli
Ho ripreso questo riferimento storico perché proprio a Muro Lucano un anno fa la nostra scrittrice-giornalista è stata celebrata con successo per la presentazione del suo lavoro “Nero Lucano” presso l’università della terza età “UNITRE” presieduta dall’ottimo Cosimo Ponte.
Piera Carlomagno non è solo un scrittrice-giornalista ma è essenzialmente una persona perbene e una donna dotata naturalmente di una certa classe e che nonostante la sua enorme e riconosciuta professionalità, anche in campo nazionale, è rimasta molto umile.
Di recente è stata ospite d’onore della prima puntata del nuovo ciclo della serie televisiva denominata “Impatto zero”, una trasmissione creata, curata e condotta da un’altra giornalista salernitana per le frequenze di “Cronache tv” (una tv regionale seguita d circa 3milioni di telespettatori); alludo a Lucia Serino che da tempo si è lucanizzata alla perfezione.
La Carlomagno, che è misteriosa soltanto per i racconti a sfondo giallo, ha potuto illustrare la sua trilogia noir dedicata alla Basilicata.
Sono infatti tre i libri che a partire dal 2019 la scrittrice ha ambientato tra Matera e Pisticci: Una favolosa estate di morte, Nero lucano e Il taglio freddo della luna.
Una trasmissione che, stando alle cronache, è stata seguita da alcune centinaia di migliaia di telespettatori lucani che da qualche tempo, come accaduto a Muro Lucano, seguono con molto interesse le storie a sfondo noir raccontate dalla scrittrice salernitana che riesce a portare quasi per mano i suoi numerosi lettori per difficili e misteriose strade del giallo.