Vallo di Diano: “La salute dei cittadini e la difesa del territorio prima di tutto”

 

di Rffaele Accetta

(già sindaco di Monte S.G. e presidente

Comunità Montana Vallo di Diano)

 

Arch. Raffaele Accetta

VALLO di DIANO – Con queste parole il consigliere regionale avv. Corrado Matera nel mese di ottobre del 2022 annunciava di aver proposto lo stanziamento di risorse, da parte della Regione Campania, per verificare lo stato dei luoghi e delle acque del Vallo di Diano, a seguito anche dell’inchiesta avviata dalla Procura di Lagonegro,  sullo sversamento di rifiuti tossici. Con questa iniziativa, molto importante e apprezzata, la rete  RESTA ha dato un ulteriore impulso al processo di partecipazione attiva di cittadini, associazioni e altri soggetti e in data 14 ottobre del 2022, insieme al consigliere Matera,  assistendo ai prelievi fatti dall’Arpac consolidò e legittimò quel presidio operativo per la salvaguardia del bene comune.

A Lagonegro, nei giorni scorsi, ha avuto inizio il processo per gli sversamenti illeciti nel Vallo e i volontari di RESTA hanno fatto un presidio davanti al Tribunale.  Nell’apprezzare questo portante impegno civico di RESTA ho appreso con grande meraviglia e un pizzico di delusione della mancata costituzione di parte civile della Comunita’ Montana nel processo e anche l’assenza di tanti altri soggetti pubblici. Peccato, l’Ente Comunità  Montana ha  sempre garantito la presenza ad adiuvantum nei vari processi  con il proprio sostegno ai comuni e al  territorio, quando in genere, veniva “aggredito”. Questa missione dell’Ente era stata anche formalizzata  nel mese di Aprile 2021 con la costituzione di un Osservatorio anticamorra con una “Cabina di Regia” che coinvolgesse tutti, associazioni, istituzioni e società  civile.Sarebbe stata, questa, un’ottima occasione per testare la validità  della proposta e, credo, anche un obbligo dell’Ente, di assicurare la propria vicinanza ai due comuni interessati dalla vicenda dello sversamento di rifiuti tossici (Atena L. e Sant’Arsenio) ma sarebbe stata  un’ottima occasione per consolidare il rapporto tra tutti i soggetti dediti alla tutela del territorio. Anche questo, purtroppo, rientra in quel senso di abbandono che ho denunciato qualche giorno fa con una mia riflessione che metteva in evidenza la mancanza di visione di insieme del territorio.

 

 

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