da Michele D’Alessio (giornalista)
VALLO di DIANO – Ultimamente sempre più spesso leggiamo o vediamo episodi del genere, “Quindicenni sferrano un pugno a un gelataio dopo un rimprovero; picchiato e rapinato da una baby gang un bengalese su un bus notturno; rissa tra coetanei minorenni e danni contro vetrine di negozi; aggressioni in piazza tra coetanei…”.Anche nei piccoli centri del Vallo di Diano, sempre più spesso ci sono risse e atti vandalici. Dietro tutto questo c’è solo Rabbia, noia e solitudine, che possono spingere ad atti estremi. Non tutti gli atti di vandalismo/violenza/aggressività sono apparentemente gratuiti. Ovviamente, non si può fare di tutta l’erba un fascio, ma possiamo cercare di prestare attenzione e sensibilità anche nel riconoscere i segnali. Crescere circondati da un clima di violenza è il punto di partenza per sviluppare comportamenti di questo tipo. Dietro queste condotte vi è però qualcosa di più complicato di una semplice mancanza di educazione o di valori. C’è un disagio profondo, spesso dovuto al sentirsi costantemente irascibili ed irritabili. Le origini sono spesso la noia ed incapacità nel gestire autonomamente e costruttivamente la solitudine. Questo porta a unirsi in un branco e, sotto la guida di un leader, dare vita ad azioni distruttive. Per saperne di più, abbiamo chiesto un suggerimento specifico, al giovane Dottore ed esperto Michele Magliano, di Teggiano (SA), laureato in Scienze e Tecniche psicologiche, che consiglia agli adolescenti “Quando il perché è forte, anche il deserto diventa strada…, Mi piace partire da questa frase motivazionale, per innescare una mia opinione, sulla perdizione che tante persone vivono quotidianamente, e che spesso degenera in atti vandalici gravi. Quando l’essere umano ha una meta precisa nella sua vita, un obiettivo, una passione o un sogno da realizzare, automaticamente mette in atto un atteggiamento di disciplina, entusiasmo e discernimento utile a realizzare quello che desidera e difficilmente devierà in comportamenti fuorvianti e nocivi per sé e per gli altri. La società in cui viviamo è impregnata di tantissime informazioni distorte e modelli non sani da seguire. Perché affermo questo? Per esempio, chi ha ricevuto tantissima visibilità sui social network dovrebbe usare questo potente strumento per diffondere motivazione e positività e non alzare il vessillo della troppa leggerezza che spesso sfocia in apatia, eccessivo materialismo ed egoismo. I beni materiali sono importanti, su questo siamo tutti d’accordo, ma altrettanto importante è la dimensione spirituale. Cosa intendo per “dimensione spirituale”? Coltivare l’amore in ogni sua forma, diffondendo bontà, empatia, ascolto, premura e solidarietà. Tantissimi giovani si sentono sbagliati e soli, e per evitare queste sensazioni, si nascondono in mondi illusori, come quello dell’alcolismo e della droga. Offro la mia massima comprensione a tutti i ragazzi che non riescono a trovare una via d’uscita da questa sensazione di solitudine e disagio, ma posso garantire che la psicoterapia con un approccio olistico, può essere davvero fondamentale! In una società che corre veloce, dobbiamo RALLENTARE, e usare il discernimento, selezionando informazioni e modelli positivi da seguire. I social network sono strumenti utilissimi, ma secondo il mio punto di vista, spesso, vengono usati in modo sbagliato, aumentando la sensazione di distanza nella socialità. Quando ci troviamo in compagnia di amici, parenti, ecc, è utile preferire una sana socialità, disinnescando l’abitudine di controllare ossessivamente le notifiche sul cellulare. Ovviamente anche la scuola ha un ruolo fondamentale in questa situazione. Nel mio punto di vista, la prima modifica da effettuare nel panorama scolastico è sicuramente quella di inserire una materia che sarà utilissima nella vita di tutti i ragazzi, già dai primi anni di scuola superiore, sto parlando ovviamente di psicologia, fondamentale per conoscere la propria personalità. È utile coltivare un atteggiamento di non giudizio nei confronti della solitudine, perché spesso è portatrice di grandi benefici e rinascite interiori. Per questo auguro ai giovani, di coltivare, sempre il discernimento (Buonsenso)…” Riflessioni importanti del Dottor Magliano, in parte amare, sono dunque emerse sulla situazione degli adolescenti. Anche riportare al centro dell’attenzione i diritti trascurati dei ragazzi e i doveri non esercitati dagli adulti sarà vitale per il futuro. In gioco c’è molto di più che eliminare vandalismo e bullismo: c’è la costruzione di una società sana. Poi in giovani dalle personalità particolarmente immature può affermarsi una cultura della sopraffazione che però si esplicita solo in situazioni e condizioni particolari (ad esempio quando si è in gruppo, dopo assunzioni di sostanze psicotrope, in ore notturne ecc.) e che comunque è vista come manifestazione contingente e dunque reversibile. Ciò comporta una forte sottovalutazione degli effetti provocati dalle loro azioni. Le motivazioni e gli effetti del fenomeno sono tanti e complessi, che non possono essere racchiuse in poche righe, per questo ne riparliamo, ancora in futuro.