Immaginiamo una nave portacontainer…

 

da prof. Nicola Femminella (scrittore)

 

Con il passar del tempo e, solidificandosi sempre di più la sua consistenza, ho immaginato la Questione Meridionale come una immensa e smisurata nave in viaggio perenne nel Mediterraneo, che non approda in nessun porto per svuotarsi del carico, perché privo del comandante che ne sappia disporre  le operazioni e di un adeguato organico degli addetti alla navigazione. Una nave portacontainer con a bordo cassoni senza numero perché infiniti, stipati di merci di ogni tipo, superiori a quelle immaginabili da mente umana. Le dimensioni variano: quelli di appena un centimetro cubico sono milioni accanto a quelli grandi come palazzi. Ogni tanto la nave si ferma per pochi minuti, sale a bordo un nuovo comandante con una borsa vuota che prende i comandi e impartisce ordini con gesti delle mani sempre uguali a marinai pietrificati con gli occhi fissi verso un orizzonte vuoto. Il personaggio è molto difficile che individui le destinazioni, ancora di più che sappia ancorare gli ormeggi in un porto.  Dopo un tempo assai limitato scende dalla nave. Raramente sale a bordo un comandante che prima di salire e percorrere la tolda della nave e prendere il comando della stessa, porti con sé qualche carta di navigazione o una idea chiara a riguardo della rotta da seguire e del porto dove consegnare un container atteso da molto tempo. È accaduto nei giorni scorsi, quando a Vibonati è sorto all’improvviso un evento inaspettato che, si dice, porterà nella bella località, con una parte distesa sulla collina e l’altra adagiata sulla sabbia dorata della frazione di Villammare, moltissime scolaresche. Forse incrementeranno il comparto turistico del posto, destagionalizzando i flussi dei villeggianti e creando qualche posto di lavoro in più nelle strutture ricettive. È opera pensata e realizzata da un imprenditore del Vallo di Diano che ha provveduto a installare nel convento di San Francesco un presepe che segna un primato nel mondo, con 27 stanze tematiche situate su 1300 mq. di superficie e migliaia di statuette, la metà semoventi. Durante il percorso, costruito il tutto da un talentuoso artista sconosciuto, si ripercorrono 2500 anni della storia del cattolicesimo, con il presepe esaltato come elemento centrale. I visitatori, accorsi in migliaia, sono stati rapiti dalle suggestioni di una fede millenaria mista ad un’atmosfera natalizia dispensatrice di emozioni. Moltissimi, durante le feste, si sono diretti verso Vibonati, come richiamati da una cometa luminosa che ha percorso il cielo dei paesi limitrofi fino a quelli situati nell’area napoletana, annunciando “una novità sorprendente”.

Altri due container sono stati deposti a Sapri e a Capaccio-Paestum. Il primo ha portato la mostra “L’infinito fascino del Barocco”, organizzata per tutto il periodo natalizio dalla Fondazione “Grande Lucania”, presieduta dal senatore Francesco Castiello, dalla Banca 2021 e dal Comune di Sapri, che riconoscono al Ministero della Cultura il finanziamento ricevuto per allestire l’evento. Sapri si è così posta accanto a Genova, Roma e Napoli nel palcoscenico nazionale per celebrare con tale manifestazione il valore dell’arte barocca e ponendo in gran risalto alcune opere pregevoli di Paolo  De Matteis, massimo esponente della pittura cilentana.

Il secondo contenitore è sbarcato sulla bella spiaggia sabbiosa di Paestum, portando negli spazi dell’ex Tabacchificio NEXT a Capaccio Paestum la mostra “100 capolavori italiani del Rinascimento”, inaugurata il 14 gennaio. Vi sono esposte opere dei nostri artisti più rinomati nel mondo, riprodotte in dimensioni reali, in scala 1:1, ad altissima definizione e leggermente retroilluminati. Da Giotto a Cimabue, da Botticelli, a Caravaggio a Leonardo da Vinci, a Michelangelo, da Piero della Francesca al Perugino, a Raffaello, da Tintoretto a Tiziano, per un totale di 33 sommi geni della pittura italiana che i giovani potranno ammirare in una sola esposizione. Una iniziativa denominata “Le mostre impossibili”, ideata da Renato Parascandolo, assistito da Ferdinando Bologna, illustre storico dell’arte da poco scomparso, e che ha visto l’adesione entusiasta di molti studiosi dell’arte tra cui Denis Mahon, Salvatore Settis, Vittorio Sgarbi. Dal 2003 sono state allestite più di trenta mostre impossibili a Città del Messico, Chicago , Bruxelles, Lione, Roma, Milano, Napoli e in altre città (la prima del 2003 espose solo opere del Caravaggio a Napoli). Non è di poco conto l’evento di Capaccio e, avendo visitato la mostra, la consiglio caldamente, specie ai giovani[UW1] . Nel frattempo propongo la Certosa di Padula, sede straordinariamente suggestiva per eventi simili.

A Capaccio, insieme alla mostra, un altro evento dal 10 dicembre scorso: “ The World of Dinosaurs”, dedicato ai Dinosauri e alla Preistoria,  che ha portato negli spazi del Parco Urbano “La Collinetta”, nel centro cittadino di Capaccio Scalo, 13.000 i visitatori in un mese. Funziona “la cosa” anche nelle zone interne!

Il successo delle magnifiche iniziative ha indotto il sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri a dichiarare «Ancora una volta abbiamo accettato la sfida di rendere possibile ciò che apparentemente non lo sembra. È per questo che abbiamo sposato il progetto Le mostre impossibili realizzando al NEXT la mostra “100 capolavori italiani del Rinascimento”. Offriamo a studenti, visitatori e turisti la possibilità di ammirare la riproduzione dei più grandi capolavori dell’arte pittorica. Non solo: offriamo loro l’opportunità, venendo nella nostra Città, di fare un viaggio nel tempo: dalla preistoria, con il Parco dei dinosauri, fino al Rinascimento, passando per la civiltà della Magna Graecia». Bene! Ho parlato spesso nei miei articolo di “utopie possibili”. E Franco Alfieri ne è ottimo interprete!

L’altro container, anche questo di ridotte dimensioni, sbarcato nelle zone interne del Cilento, riguarda l’annuncio stampa emanato dal presidente delle Aree interne Michele Cammarano e riguarda l’approvazione, da parte della regione Campania, di una disposizione che favorisce l’accesso agli alloggi universitari degli studenti universitari provenienti dai paesi delle zone interne. È giusto che gli iscritti alle facoltà universitarie della Campania, provenienti da aree disagiate, abbiano a ricevere un aiuto dalla Regione, visto il gran numero dei nostri giovani che non s’iscrivono all’Università per motivi economici. Inoltre è sperabile che cresca il numero degli studenti iscritti presso le università della Campania, senza approdare a quelle del Nord, dove probabilmente si fermeranno per cercare lavoro, vanificando uno degli slogan coniati contro lo spopolamento dei nostri borghi: “Io ritorno” o “Io resto”. Finalmente un provvedimento opportuno e utile per i nostri studenti!

Un altro container, approdato sul suolo del Cilento, festeggiato di recente nella sede della Sovrintendenza di Salerno, è il Premio Cilento Poesia diventato internazionale come ho già comunicato in un articolo precedente, che, finanziato dal Ministero della Cultura per il triennio 2022-24, organizzerà tre eventi culturali di rilievo internazionale (due nel Cilento e uno a Salerno)  ed altre manifestazioni, perché investito della mission “di portare all’estero la Letteratura Italiana e la Lingua Italiana”. Costituisce un risultato mai raggiunto nella nostra area, che contribuirà a diffondere l’immagine del Cilento nel mondo. È un obiettivo perseguito e raggiunto dal poeta Menotti Lerro, di Omignano, e dal suo impegno tenace, sorretto dall’amore per la nostra terra.  Lerro ha fondato in Italia “La Scuola Empatica” che si sta diffondendo in Europa, nelle istituzioni culturali più rinomate, nonché il Centro Contemporaneo delle Arti, crogiuolo di eventi culturali. Se ne parlerà a Roma (dopo Milano e Firenze) nella sala “Laudato SI” del Campidoglio, l’8 Febbraio, unitamente alla presentazione della mia opera “Tesori nelle Terre dei Lucani e dei Sanseverino”, con l’intento di proporre il nome del Cilento in una sede di tale prestigio. Altri container di varie dimensioni giungeranno nelle Aree Interne N° 1 (Cilento Interno) e N° 2 (Vallo di Diano) già finanziate da molti milioni di Euro e nei comuni che aderiscono all’Unione del Comuni di Capaccio-Paestum e all’ Associazione dei Comuni del Cilento Centro, di cui parlo da tempo. Quanto finora riportato, indica la strada giusta che il Cilento e il Mezzogiorno devono seguire, perché si annullino le insufficienze del passato e si adottino azioni virtuose di progettualità suggerite dalle risorse del territorio e ispirate dai bisogni delle nuove generazioni, utilizzando gli errori dei tempi passati e volti a interpretare i nuovi tempi della tecnologia avanzata e dei continenti comunicanti. Senza indugi e ritardi, spendendo nel migliore dei modi le risorse finanziarie assegnate. Gli amministratori e i politici sono chiamati a interpretare il proprio ruolo con assoluta consapevolezza delle proprie responsabilità; i cittadini per svolgere un ruolo attivo e propositivo, si da potenziare una democrazia partecipata e pronta a intervenire, per promuovere i cambiamenti non più procrastinabili. Lo ha raccomandato il Presidente della regione Campania Vincenzo del Luca a Sanza e la sera del 3 gennaio e il Presidente Cammarano a Roccadaspide il 14 scorso, intervenendo al primo evento culturale di una stagione che si protrarrà fino a maggio, organizzata dal Centro Contemporaneo delle Arti. Cultura e Politica, insieme, costituiscono un’alleanza che potrà essere la via maestra per lo sviluppo dei nostri territori.

 


[UW1] Nel frattempo

 

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