Presepe Vivente a Canosa, un grande realtà che merita di essere valorizzata

da Uff. Stampa
Le ricchezze, quelle vere ed autentiche, esistono per essere valorizzate e tramandate, come le tradizioni, di generazione in generazione. A volte, in virtù anche dei ritmi frenetici a cui molti di noi sono abituati, si da per scontato forse un po’ troppo dimenticando in realtà quale siano le cose fondamentali della vita. Fra queste vi è il Natale, uno dei momenti più attesi dell’anno, quello in cui ci si ritrova in famiglia riassaporando il sapore di casa. A Canosa, il periodo natalizio è contraddistinto da molteplici ricorrenze vedi i falò delle vigilie di Santa Caterina, Madonna Immacolata e Santa Lucia per finire poi al Presepe Vivente in quanto meravigliosa realtà del nostro territorio a cui molteplici personalità e cittadini partecipano attivamente nel suo svolgimento. Descrivere i sacrifici, la mole di lavoro, la parsimonia con cui questa rassegna, ormai giunta alla 17a edizione viene realizzata, non risulta semplice in quanto è soprattutto l’amore e la passione verso la propria terra a spingere i vari soci del comitato Presepe Vivente ad impegnarsi ogni anno, già a partire dai primi di settembre, nella realizzazione di questo evento unico nel suo genere. Del resto, ciò che i nostri occhi si ritrovano ogni anno ad ammirare testimoniano e racchiudono al loro interno tutto l’impegno profuso al solo scopo di valorizzare la propria città, il proprio territorio. La sua mancata realizzazione, a causa dell’epidemia da Covid-19, si è fatta sentire perché nell’immaginario collettivo del canosino è come se al suo Natale mancasse qualcosa: sì, era il Presepe Vivente. Migliaia le persone che ogni anno sono accorse nella città di Diomede per accedere a queste rappresentazioni suggestive compresi molteplici personaggi illustri. Spesso, non ci si rende conto delle fortune a disposizione: basti pensare a come un Presepe Vivente del genere quasi nessuna città pugliese sia in grado di riprodurlo così bene. Occorre, quindi valorizzare lo sforzo dei soci del Comitato e dei figuranti, supportarli e recarsi con parenti, famiglie, amici, bambini in zona Costantinopoli a fronte di un contributo minimo di 2 euro, nulla in confronto a tutta l’organizzazione attuata. Insomma, il Presepe Vivente di Canosa è pronto a tornare: alla cittadinanza il compito di rendere unica questa 17a rassegna.

 

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