Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: nominare presidente l’avv. Franco Maldonato

 

da Giuseppe Amorelli

(avvocato – scrittore)

Avv. Franco Maldonato - in tanti lo vorrebbero come prossimo presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Si è in procinto di nominare, da parte del Ministero dell’Ambiente , il nuovo Presidente del  Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’auspicio, da parte di tutti i cittadini di questo territorio , è che la “scelta” ricada su una personalità prestigiosa, di alto spessore professionale e culturale, svincolata dalle becere spartizioni partitiche e pseudo ideologiche, capace di interpretare le esigenze, i bisogni che promanano dalle comunità interessate e che una volta per tutte vengano effettivamente realizzate le finalità per le quali l’ente fu istituito.

Infatti L’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano è un ente pubblico non economico istituito con d.p.r. del 05.06.1995.

Ai sensi della normativa di settore e del proprio statuto l’Ente Parco è istituzionalmente preposto a perseguire le seguenti finalità di tutela ambientale e di promozione sociale:

a) tutelare, valorizzare ed estendere le caratteristiche di naturalità, integrità territoriale ed ambientale, con particolare riferimento alla natura selvaggia dell’area protetta;

b) salvaguardare le aree suscettibili di alterazione ed i sistemi di specifico interesse naturalistico; conservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale artistico; migliorare la copertura vegetale in relazione a specifici interessi di carattere naturalistico, produttivo, e protettivo;

c) favorire, riorganizzare ed ottimizzare le attività economiche, in particolare quelle agricole, zootecniche, forestali, turistiche, con particolare riferimento alla naturalità e biodiversità, ed artigianali e promuovere lo sviluppo di attività integrative compatibili con le finalità precedenti;

d) promuovere attività di ricerca scientifica e studio di educazione ambientale nonchè concernenti la crescita culturale delle popolazioni residenti.

Orbene dette finalità dirette alla crescita culturale ed economica delle popolazioni cilentane sono rimaste sulla carta e quindi inespresse. Né la prova il fenomeno dello “spopolamento” della “desertificazione” dell’abbandono”  di intere aree  che ha comportato una forma di disgregazione sociale con la perdita della propria identità.

Il Territorio del Parco rappresenta un immenso patrimonio di identità, tradizioni,  cultura,  religiosità, che va fortemente recuperato,  tutelato, rafforzato , in quanto rappresenta l’ossatura essenziale e l’identità  del nostro paese.

 

Nel rispetto del Titolo V della parte seconda  della Costituzione, le attività economiche, sociali, ambientali e culturali esercitate del parco  sono da tutelare e valorizzare il patrimonio naturale, rurale e storico-culturale ivi custodito, favorendo altresì l’adozione di misure in favore dei cittadini  residenti  e delle attività economiche, con particolare riferimento al sistema dei servizi territoriali…” Vi è innanzitutto, l’urgenza e la necessità  di evitare il graduale   spopolamento   ed impoverimento delle piccole realtà territoriali che ha già raggiunto  livelli allarmanti  tanto che si parla di “ DISAGIO INSEDIATIVO”. Tale problematica  è abbastanza complessa ed articolata  e pone in luce la condizione di grave disagio  della realtà del territorio del Parco , dovuta alla quasi inarrestabile rarefazione dei servizi territoriali: scuole, uffici postali, esercizi commerciali,  trasporti, stazioni ferroviarie, presidi sanitari che non rappresentano dei “simboli” della presenza dello Stato, ma sono delle “condizioni” attorno alle quali si costruisce una comunità, una condizione di vivere.. Sino ad oggi , in ossequio ad un freddo principio di razionalizzazione macroeconomica, si sono operate scelte  insensibili alla qualità dei servizi e alla vivibilità delle realtà minori,  tali da  risultare controproducenti per l’intero Paese. Si tratta quindi di porre in essere una serie o un sistema di misure  capace di mettere le piccole realtà locali in condizione di poter  trasformare  un problema in opportunità, una vera ricchezza per chi ci vive ed investe  nelle sue peculiarità. Infatti le comunità tutte del parco rappresentano la nostra vera forza in quanto custodiscono uno immenso patrimonio storico-culturale naturale ed enogastronomico  e formano l’ossatura essenziale dello sviluppo economico del nostro Paese. In occasione della Festa del  1° Maggio del  2002,  il Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi , sosteneva che: ”Questi Borghi, questi Paesi, rappresentano un presidio di civiltà, concorrono a formare un argine contro il degrado idrogeologico e, spesso, possiedono impianti urbani medievali, antichi, di grande valore. Riconquistiamo questi luoghi: essi sono parte integrante e costitutiva della nostra identità e della nostra patria:” Occorre pertanto creare le condizioni per  far ritornare “ l’uomo là dove è stato costretto ad andarsene a favore delle aree urbane e metropolitane, non per la qualità della vita ma nella ricerca di minori disagi nel vivere.”  Si tratta cioè  di apportare i necessari miglioramenti per quelli che hanno deciso di rimanere e non subire soltanto penalizzazioni e riduzioni., senza  farne comunque una “riserva indiana” e passare da una visione bucolica delle risposte , alla possibilità di dotare le piccole comunità degli strumenti normativi e finanziari atti a dare le idonee risposte ai problemi che promanano dal territorio.

Allora è il tempo che si faccia una scelta ponderata individuando un “figlio” di questo benedetto parco che ha gia dato e continua a dare esempio di  competenza, abnegazione e di impegno civile: L’avv. Franco Maldonato da Sapri. Insigne giurista, professionista integerrimo, fine letterato, uomo di cultura eccelsa. Il tema della “lotta” per l’affermazione  e la tutela dei diritti civili e sociali  appartiene all’indole e alla cultura di Franco Maldonato Non a caso l’avv. Maldonato si è negli anni contraddistinto per la sua strenua lotta alla salvaguardia e alla tutela del paesaggio. Sue le grandi e proficue iniziative negli anni 70 con “Italia Nostra” dirette a combattere gli indiscriminati insediamenti cementizi nel golfo di Policastro. Maldonato ha fatto della lotta in difesa dei diritti civili e sociali una sua prerogativa di vita. Nel suo   libro ” La rivolta di Sapri”  riporta in auge “la rivolta” del popolo di Sapri , alla fine degli anni 70  a salvaguardia  dell’Ospedale civile. Anche in quell’epoca , un’altra generazione cilentana, si ribella, a tutela di un sacrosanto diritto quella alla salute. Da ultimo, la Sua , che deve diventare anche la nostra,  lotta contro la realizzazione dell’alta velocità nel Vallo di Diano. Una irragionevole proposta tecnica, la definisce Maldonato,  che, se attuata così come prevista, comporterà una lesione gravissima dell’integrità delle terre meridionali e uno spreco colossale di risorse finanziarie, che si trasformeranno in un debito aggiuntivo per le nuove generazioni, a dispetto del next generation e.u.  E’ come se fosse un altro episodio della stessa medesima storia , forse infinita, di un popolo,  quello cilentano, la cui terra è straordinariamente contraddistinta da bellezze paesaggistiche, ma i cui abitanti sono politicamente e socialmente trascurati e abbandonati, ma non per questo  arrendevoli, al contrario, consci di questa condizione, sempre disposti ad insorgere.

L’avv. Franco Maldonato è rimasto l’ultimo Paladino a difesa di Questo nostro amato territorio .

Maldonato ribadisce un concetto basilare e dal valore universale: il vero senso della vita non consiste nel conseguimento della nostra felicità individuale ma sicuramente nella conquista di un benessere per tutti gli esseri umani .La felicità collettiva non fine a se stessa ma come strumento per il miglioramento dell’umanità.

 

One thought on “Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: nominare presidente l’avv. Franco Maldonato

  1. Finalmente se la scelta ricadesse sull’Avvocato Maldonato, avremmo una persona eccezionale a Capo dell’Ente che deve valorizzare il Nostro Territorio.

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