da Olga Marciano
SALERNO – Per il prossimo evento “LE STANZE DELL’ARTE – PERSONALI A PALAZZO FRUSCIONE” abbiamo chiesto a ciascun artista di raccontarsi per presentarsi al grande pubblico e per invogliare i visitatori ad entrare nella propria stanza, spiegando loro cosa troveranno.
Presentiamo questa volta la salernitana SABRINA TORTORELLA, che nel corso della sua maturazione artistica ha avuto un approccio multiforme, attraverso vari percorsi e fasi, materiali e tecniche, nella ricerca della sua vera essenza, fino alla riscoperta di se stessa grazie all’olio su tela e alla rappresentazione fantastica e dolcissima di figure femminili, che ci riportano alla mente i soggetti della famosa artista americana Margareth Keane, donne, bambini o animali con occhi grandissimi; ma le “piccole donne” della TORTORELLA, al contrario della Keane, trasmettono serenità, purezza, tenerezza e ci trasportano in un mondo fantastico.
Alle nostre domande l’artista ha risposto raccontandosi così: “Sono Sabrina Tortorella, salernitana, e ho una passione da sempre: l’arte! Talmente forte che non ho mai abbandonato completamente!
I primi disegni erano i fumetti che lasciavo in giro ovunque, sui quaderni, sui diari, sui muri, sui vestiti. La prima valigetta di legno con colori acrilici arrivò alle elementari, poiché ero fortemente inspirata da mia madre che dipingeva, le sue tele, sulla lavatrice del bagno di servizio, tutte le notti, ed io amavo farlo accanto a lei!
Ma la vita, alle volte, porta a scelte diverse e, subito dopo gli studi, ho intrapreso una carriera professionale completamente diversa, custodendo il mio sogno in un cassetto per un po’ di tempo. La prima concreta esperienza di pittura, l’ho fatta al fianco di un pittore impressionista salernitano che, da subito, ascoltò in me quella voglia irrefrenabile di imprimere su tela qualcosa di incontenibile; giravo al suo fianco per le vie del centro storico. sgabellino, cavalletto e mettevo le ali! Sì, perché l’arte ti permette di vivere oltre l’esistenza ordinaria, rompe gli schemi, libera dalle regole, dai condizionamenti, spinge alla creatività, alla fantasia, entrando in un mondo dove ci sei solo tu e la tua anima… E ti percorri, senti la libertà!
Ma la voglia di impastare le mani in altre forme artistiche mi ha spinta a tuffarmi nella resina epossidica per ben 15 anni, durante i quali ho realizzato pavimentazioni in appartamenti, locali, dipinto pareti con stucchi resiniferi, ossidi, cementi, calce, realizzando anche oggetti di design, fino a finire in teatro realizzando scenografie per spettacoli e poi il COVID…
Il tempo sembrava essersi fermato, ma la mia mente, invece, camminava, inesorabile, come la lancetta di un orologio; prendo in mano pennelli e colori ad olio e ricomincio da qui! L’odore, la lentezza nell’asciugatura dei colori, la varietà di sfumature, le ombre, luci, mi catturano, mi isolo… Mi ritrovo!
In mano ho un dono, perché l’arte per me è un dono divino, è un regalo che Qualcuno da lassù concede. La più grande e ultima soddisfazione coincide con il Premio ricevuto alla ultima Biennale d’arte nella sezione pittura/figurativo, sì, perché amo dipingere figure femminili, le più tenere, ingenue, pure, eteree. Queste “piccole donne “le potrete trovare nella mia stanza intitolata “Sii come …” a Palazzo Fruscione, dove invito a perdervi respirando qualcosa di diverso dalla normalità. Le mie tele portano il nome di alcune donne bibliche che amo ricordare per la loro unicità, augurando alle ragazzine di oggi, di crescere sempre nella loro bellezza cercando di scoprire quel “carisma “e viverlo in assoluta generosità.”
Dunque dal 3 al 10 dicembre a “LE STANZE DELL’ARTE”, troverete anche la Tortorella insieme agli altri diciassette artisti. Si ricorda che l’inaugurazione è prevista per sabato 3, alle ore 19.00, con la partecipazione del Coro Pop di Salerno, diretto da Ciro Caravano e Lucia Sacco.