Angelo Giubileo (avvocato – scrittore)
“La pacchia è finita”. Cosa avranno voluto significare prima Salvini e poi la Meloni dicendo ciò? In fondo, potremmo anche pensare a una vera e propria rivelazione, una di quelle “operazioni-verità” che anche i cittadini italiani attendevano da qualche tempo ormai.
Operazione che riguardava e riguarda soprattutto la creazione del sistema dell’Unione Europea. L’Unione Europea è stata la costruzione di un’area mercatale – e per questo protesa costantemente all’allargamento -, che ha retto fin quando le logiche politiche ed economiche hanno soddisfatto tutte le parti in gioco sullo scacchiere internazionale. In tal senso, l’Europa ha continuato a essere un vaso di coccio stretto tra vasi di ferro, e innanzitutto Usa e Cina.
La crisi 2008 del debito pubblico dei paesi UE (ricordate, i famosi PIIGS, e tra questi l’Italia!), originata da quella statunitense dei mutui subprime, è stato senz’altro il primo segnale di avvertimento; a cui hanno fatto poi seguito la Brexit, le immigrazioni, la pandemia, la guerra russo-ucraina, la crisi energetica e, in definitiva: una situazione globale trentennale, relativa agli interessi politici ed economici dei maggiori players mondiali, in gran parte mutata. Così che, come sempre accade, la forza della realtà ha prevalso e prevale sulla forza dell’idea, e in questo caso sull’idea di un’Unione forte, coesa e stabile.
E allora: “La pacchia è finita”. E anche qui da noi è diventato non più procrastinabile e quindi necessario invertire il corso della politica e dell’economia di molti di questi anni recenti. Pertanto sarebbe un bene che, avendo mollato la presa sul governo della nazione, anche l’opposizione svolgesse ora con serietà il proprio compito. È forse chiedere troppo a chi, negli ultimi anni, ha governato con falsità e ipocrisia?