La redazione
SALERNO – Alle ore 19.00 di Sabato 5 Novembre, presso la chiesa di Santa Maria della lama, nel cuore del centro storico di Salerno, si terrà il terzo appuntamento di “La Scienza ad Occhi Chiusi”, serie di incontri volti a raccontare le storie di alcuni notevoli scienziati non vedenti o ipovedenti del passato. Protagonisti, ancora una volta, il matematico salernitano Michele Mele dell’Università degli Studi del Sannio ed il Maestro di chitarra classica Marco De Simone, i quali ripercorreranno con parole e musica la sorprendente vita e le stupefacenti imprese di John Metcalf (1717-1810), non vedente dall’età di sei anni, primo ingegnere non vedente della storia e primo professionista nella costruzione di strade di sempre.
Si tratta di una delle dieci figure che Mele, affetto a sua volta da una grave forma di eredodegenerazione retinico-maculare, ricercatore su problemi di Ottimizzazione Combinatoria presso l’ateneo sannita, ha raccolto in “L’Universo tra le Dita”, Edizioni Efesto 2021, vincitore, tra i numerosi riconoscimenti, anche di un Oscar della Letteratura presso i Pegasus Literary Awards di Cattolica. L’obbiettivo dell’opera del matematico salernitano è quello di abbattere i pregiudizi che ancora sviliscono il ruolo delle persone con patologie della vista e che le allontanano, spesso in precoce età, dalle discipline scientifiche.
Con le musiche accuratamente selezionate ed arrangiate da De Simone, chitarrista diplomato al conservatorio di Salerno, attivo anche in ambito letterario e teatrale con ottimi risultati, ed il racconto di Mele i presenti verranno trasportati in un vero e proprio viaggio nel tempo alla scoperta di una figura che, ancora oggi, ha molto da insegnarci sulle potenzialità dei non vedenti e degli ipovedenti e sulla costruzione di un contesto accogliente ed inclusivo. L’evento si svolgerà presso la splendida chiesa di Santa Maria della lama, sito che, grazie al prezioso operato dei volontari del Touring Club Italiano, club di territorio di Salerno, nell’ambito del progetto “Aperti per Voi”, è tornato ad essere accessibile a tutti e ad incantare i visitatori con i pregevoli affreschi, testimonianza dei fasti della Salerno longobarda e normanna.