Aldo Bianchini
SALERNO – Spesso un po’ tutti ci chiediamo perché il calcio è lo sport più seguito al mondo; perché il calcio offre aa tutti la possibilità innanzitutto di essere tecnici specialisti e poi consente piena libertà di essere felici, amareggiati, indignati e contestatori alla prima che l’allenatore o il calciatore sbaglia. E dagli spalti volano, nel migliore dei casi, i vaffa accompagnati da contestazioni durissime. Insomma è l’assoluta libertà di pensiero e di azione che in qualche dovrebbe essere disciplinata.
Ma cosa c’entra la politica con il calcio ? potrebbe chiedere qualcuno. C’entra perché la politica è esattamente il contrario del calcio; la politica non ti dà la possibilità di mandare a quel paese e/o di contestare; lo può fare solo Grillo, se lo fai tu, contrariamente al campo sportivo, verrai subito identificato, schedato e ostracizzato da politici rancorosi e ormai succubi della loro stessa tracotanza di potere (il grasso arriva al cuore !!).
A centro dell’attenzione di questo articolo, inutile negarlo, è il presidente pro-tempore della Provincia di Salerno, ing. Michele Strianese che, quasi stizzito, ha risposto con un incomprensibile linguaggio politichese al sollecito scritto dall’on. Tommaso Pellegrino che lo incalzava sulla tempistica e metodologia seguita per la ricostruzione dell’ormai famigerato Ponte Tanagro che, scavalcando l’omonimo fiume, congiunge due parti molto importanti del Vallo di Diano.
Numeri, delibere, conferenze di servizi, ecc. ecc.; molto verosimilmente il presidente Strianese non ha capito, nei suoi quattro anni di servizio, che alle comunità del luogo interessa soltanto vedere realizzata un’opera importantissima che è praticamente ferma da un anno.
Da ingegnere dovrebbe anche aver capito che in queste cose bisogna sempre andare con i piedi di piombo e che è offensivo prendere per i fondelli i cittadini (il ponte sarà aperto entro il 31 dicembre 2022 … tuonò tronfio il 6 novembre 2021 quando effettuò il sopralluogo tra sorrisi compiacenti di sindaci del luogo) e soprattutto che i cittadini sanno e non dimenticano (l’impegno speso di 337euro circa è maturato soltanto perché il sindaco di Sassano, Mimì Rubino, con grande intuizione chiese ed ottenne dagli altri sindaci lo storno delle somme che ogni comune ha a disposizione per le emergenze); quindi da Strianese soltanto invereconde bugie, per non dire altro.
Non so quanti hanno visto in tv, nelle scorse settimane (esattamente il 29 settembre), il tornado che ha devastato parte della Florida (USA); in quell’occasione la tempesta ha parzialmente abbattuto il viadotto “Sanibel Causeway” lungo circa cinque chilometri che congiunge la terraferma con un’isola. La Sanibel Causeway è una strada rialzata nel sud-ovest della Florida che attraversa la baia di San Carlos, collegando l’isola di Sanibel con la terraferma della Florida a Punta Rassa. La strada rialzata è composta da tre campate separate di ponti a due corsie e isole di strade rialzate create dall’uomo tra di loro.
Ebbene quel ponte, esattamente dopo cinque giorni (dico CINQUE) è ritornato in funzione anche se con traffico a senso alterno nella parte oggetto di ricostruzione.
Avete letto bene, un ponte di cinque chilometri disteso sull’Oceano Atlantico rimesso in sesto in cinque giorni; un ponticello di circa venti metri di lunghezza disteso su un rigagnolo d’acqua (rispetto all’Oceano) che giace lì senza che nessuno si dia veramente da fare per riaprirlo alla normale circolazione; e mentre i politici-politicanti discettano su come tamponare con chiazze di asfalto già disfatto le pericolose buche della strada alternativa anch’essa ferma al palo.
Ma si sa, la burocrazia vince sempre. Difatti il tecnico che ha sentenziato la chiusura del ponte avrebbe indicato nel suo rapporto come strada alternativa la “Caiazzano – Silla – Trinità di Sala C. – Bivio di Padula”; niente fondi quindi per la riparazione della Via Ascolese (molto più breve e più comoda); tanto chi se ne frega se la popolazione è costretta a percorrere diversi chilometri in più e ad affrontare anche un incremento delle spese. Il necessario è salvare se stesso allontanando ogni responsabilità.
La politica deve, però, stare attenta a non far trasformare le sedi istituzionali del confronto e della dialettica in stadi di calcio; all’orizzonte, per il caso specifico del Ponte Tanagro, intravedo già la prossima e ravvicinata reazione dei cittadini e imprenditori/commercianti residenti e domiciliati seduti sulle scalinate dell’immaginaria arena, incattiviti dalle bugie e dalle lentezze burocratiche, pronti a lanciare il mitico urlo: “ .… ma vaffa ….”.
Per i lavori del Ponte Tanagro, a Caiazzano di Padula, il Presidente della Provincia l’Ing. Michele Strianese aveva enfaticamente promesso,nell’aula consiliare del Comune di Sassano, alla presenza dei tecnici della Provincia ,dei Sindaci del Vallo di Diano e dei giornalisti ,la fine dei lavori ,entro e non oltre il 31 dicembre 2022. Dopo un anno non sono nemmeno iniziati i lavori del ponte Tanagro e i lavori di Via Ascolese ,possibile percorso alternativo.