UN’IMPORTANTE OCCASIONE DEL PRETE ANTICAMORRA, DON MAURICIO PATRICIELLO PER INSEGNARCI COME CONTRASTARE L’INGIUSTIZIA E LA CRIMINALITA’ A DIFESA DELLA LEGALITA’

 

Alberto De Marco

Nella serata del 21 ottobre 2022 presso il prestigioso “Salone degli Stemmi” della Curia Arcivescovile di Salerno, si è svolto il Convegno “L’IMPEGNO CONTRO L’INGIUSTIZIA E LA CRIMINALITA’ A DIFESA DELLA LEGALITA’, organizzato dalle Presidenze Diocesane di Fuci (Federazione Universitaria Cattolica Italiana) – Meic (Movimento Italiano Ecclesiale di Impegno Culturale) ed AC (L’Associazione Azione Cattolica Italiana). Il protagonista della manifestazione, Don Maurizio Patriciello, il Parroco di San Paolo Apostolo, Parco Verde di Caivano, che da tempo è impegnato a contrastare la criminalità organizzata, non soltanto dei trafficanti di droga, ma anche contro quella responsabile della “Terra dei Fuochi” per fare rinascere un territorio dai continui sversamenti dei rifiuti tossici nelle campagne del napoletano e del casertano, che nella quotidianità non soltanto vengono interrati, ma purtroppo anche incendiati con le conseguenze immediate per l’ambiente e per le persone, costrette a respirare un’aria inquinata con un odore disgustoso ed insopportabile, nonché a subire una crescita esponenziale delle patologie tumorali, nell’indifferenza purtroppo degli organi istituzionali locali. L’intervento di questo straordinario sacerdote, che dopo avere subito diverse minacce e la recente intimidazione nel mese di marzo del 2022 con lo scoppio di una bomba carta al cancello della sua Chiesa, è costretto a vivere sotto scorta, ma non ha manifestato cedimenti e continua imperterrito nella sua missione sociale. è stato mirabilmente preceduto da due interventi dei più autorevoli Rappresentanti istituzionali della città di Salerno, il Prefetto di Salerno, il Dott. Francesco Russo, di origine napoletana, che prima di assumere dal 2018 questo prestigioso incarico, ha avuto un’intensa attività in diverse città del nord, occupandosi prevalentemente di ordine e sicurezza pubblica, protezione civile e rapporti con gli Enti locali e le Amministrazioni periferiche dello Stato. Svolgendo altresì anche le funzioni di Commissario Straordinario, presso i Comuni di Solignano e di Fidenza, quando ha prestato servizio a Parma; e del nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri di Salerno, il giovane Colonnello Filippo Melchiorre, di origine pugliese, che ha avuto importanti esperienze lavorative al nord nonché all’estero come Comandante di Plotone presso il Reggimento MSU in Bosnia Erzegovina, ed è stato Comandante del Gruppo dei Carabinieri del Comune metropolitano di Napoli, Torre Annunziata dal 2016 al 2019. Questi meritevoli Rappresentanti istituzionali, che conoscendo bene le problematiche del territorio campano, nonché l’operato di Don Maurizio Patriciello, interpretando scientemente             i sentimenti del pubblico, gli hanno attribuito i giusti riconoscimenti. Questi piacevoli interventi hanno stimolato “il prete anticamorra”, pervaso da un’intensa fede e                     da un’eccessiva modestia a raccontare al pubblico nella sua semplicità i momenti più salienti della sua vita. Nato a Frattaminore in provincia di Napoli, dopo avere vissuto contrastanti sentimenti nella ricerca della verità, nel soddisfare le esigenze dell’anima e le proprie aspettative, ha approdato ad un’importante esperienza evangelica, che ha contribuito ad impreziosirlo. Pure riconoscendo nel tempo l’importanza dei valori morali che aveva acquisito, ha continuato la ricerca per trovare il maggiore benessere per la sua anima, che finalmente ha scoperto attraverso l’incontro con un Frate Francescano, dopo anni di assenza dalla Chiesa Cattolica, ed ha stimolato l’interesse ad entrare in Seminario e lasciare il suo lavoro di paramedico, di Capo Reparto nel Pronto Soccorso per diventare Sacerdote. Quando è diventato il Parroco di San Paolo Apostolo, Parco Verde di Caivano, aveva soltanto il desiderio di soddisfare soltanto il suo impegno sacerdotale e non ha mai desiderato di intraprendere una battaglia tout-court contro la criminalità ed attivarsi per l’inadempienza degli organi istituzionali, ma le frequenti morti dei bambini e di persone giovani della sua parrocchia per le patologie tumorali, hanno imposto alla sua coscienza di utilizzare qualsiasi mezzo per porre fine a questa drammatica situazione. Ha stimolato “in primis” l’interesse degli abitanti delle zone inquinate a firmare petizioni, e poi di coinvolgere anche la gerarchia ecclesiastica per stimolare maggiormente l’attenzione dei mass-media, delle istituzioni e della classe politica ad intervenire e fare approvare la prima legge che tutela l’ambiente e sanziona penalmente gli inadempienti.

 

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