da Angelo Giubileo
(avvocato – scrittore)
Per tutto il Sud, potremmo essere di fronte a una svolta. A differenza di tutte le volte trascorse, l’occasione che stavolta si presenta all’Italia e al Mezzogiorno sembra davvero unica. L’elezione di una maggioranza di governo – solida, particolarmente attenta ai bisogni e sviluppi economici, essenzialmente autonomista – offre alla politica e alla società italiana l’opportunità d’intraprendere un percorso economico decisamente virtuoso. Percorso non solo capace di liberare il Sud dalla trappola ultrasecolare del clientelismo del consociativismo e dell’assistenzialismo ma, nello stesso tempo, anche capace di ristabilire per l’Italia intera un percorso di crescita economica solida e duratura. Una crescita – come auspicato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi – piuttosto “necessaria”, considerate anche le difficoltà attuali dei nostri privilegiati partners internazionali.
Le ricette assistenziali e assistenzialiste per il Sud – in qualche modo estese nell’ultimo trentennio anche all’Italia intera – hanno già da più tempo miseramente e definitivamente fallito. Questo fallimento contrasta con quanto invece accaduto in altre nazioni europee, come ad esempio l’Irlanda, laddove una svolta autonomista e una fiscalità di vantaggio per imprese e famiglie hanno consentito un eccellente riscatto dello stato e dei cittadini dall’affrancamento politico e soprattutto economico che li ha attanagliati. Oggi, l’economia dell’Irlanda è strutturalmente e senza dubbio alcuno un’economia prospera, a dispetto e oltre la crisi di debito pubblico intervenuta, così come per l’Italia, circa quindici anni orsono.
Liberare l’economia del Sud, e dell’Italia – dando così il sostegno che serve alla nostra intera Nazione – è il compito necessario e non più procrastinabile di cui si dovrebbe fare carico il prossimo governo, e a cui non dovrebbe mancare il consenso e il sostegno di ogni cittadino italiano che dicasi davvero libero e responsabile.