Aldo Bianchini
SALERNO / PADULA – Correva il mese di maggio 2022 quando il giorno 4 nel prestigioso Salone Bottiglieri di palazzo Sant’Agostino, a Salerno, si tenne la presentazione del libro “Cronaca di una apocalisse” del poeta e scrittore Mario Salvatore Senatore (edizioni Tigulliana di Santa Margherita Ligure); un evento culturale di raro interesse e bellezza che fui chiamato, molto immeritatamente, a moderare.
Ora quell’evento di grosso spessore culturale si trasferisce a Padula nella sede non meno prestigiosa dl Circolo Sociale Carlo Alberto (presieduto per qualche decennio dall’ottimo Felice Tierno ed ora affidato alle cure di Rosanna Bove Ferrigno) i cui dirigenti con ottimo intuito hanno cooptato per presentarlo nell’annuale rassegna di “ottobre piovono libri” alla popolazione del Vallo di Diano, da dove lo stesso autore del libro proviene, sabato pomeriggio 29 ottobre p.v. (moderatore Lorenzo Peluso). Davvero un grosso colpo per il Circolo che, dopo la presentazione del libro “il metodo CILENTO – i cinque segreti dei CENTENARI” (ed. Mondadori) di Luciano Pignataro domenica 2 ottobre scorso, spinge per ritornare agli antichi fasti.
Fin qui nulla da eccepire; ma come spesso accade nel Vallo di Diano, dove i rapporti tra la stampa – la cultura – le istituzioni – le associazioni e la politica spesso non seguono i canoni ufficiali, anche se non scritti, che dovrebbero sempre regolare detti rapporti; e su questo sto scrivendo già da tempo quasi inutilmente perché mi accorgo che niente cambia, purtroppo.
A questo punto potrei anche fermarmi qui, ma quanto accaduto dietro le quinte del culturalmente prestigioso evento è intrigante.
La sera del 4 maggio a Salerno il prof. Senatore da Salerno prenotò telefonicamente l’impegno del giornalista Pietro Cusati per la moderazione dell’evento che si doveva tenere nel Vallo di Diano per la nuova presentazione della sua opera letteraria. Ma adesso dal Circolo Carlo Alberto viene annunciato il nome di un altro giornalista (assolutamente rispettabile).
Un fatto che non è da sottovalutare o ridurre alla solita stucchevole ed inutile polemica; il fatto è la dimostrazione più plastica di un malcostume che dovrebbe essere modificato per renderlo più democratico per non ridurlo alla semplice distribuzione di “una pizza e una birra” per i tanti giornalisti; tutto qui.
La solita politica contro corrente dei Circoli e Associazioni del Vallo che impongono sedi e condutttori o una precisa scelta dello scrittore e dell’editore che solitamente scelgono sedi e conduttori ?
Probabilmente siamo di fronte ad un piccolo incidente di percorso anche se un pochino di serietà non guasterebbe; alla fine conterà l’aspetto culturale della serata che si annuncia davvero interessante.
Sì, Direttore, siamo proprio “di fronte ad un piccolo incidente” che ha procurato imbarazzo e dispiacere a tutti i Soggetti interessati e che, nella sua banalità, è stato completamente chiarito, senza lasciare strascichi e di cui – evidentemente – dati i tempi ristretti e l’accavallamento degli stessi, non sei venuto a conoscenza prima della pubblicazione dell’articolo, peraltro puntuale e gratificante.