Aldo Bianchini
SALERNO – Normalmente un giornalista di fronte ad un risultato elettorale deve sempre mantenere un certo self control e non esporsi mai più di tanto nell’esprimere la propria soddisfazione per i risultati personali conseguiti dai candidati, soprattutto quando essi vengono bocciati dagli elettori.
A conclusione di questo giro elettorale politico proprio non ce la faccio a non esprimere una profonda e radicata soddisfazione per la mancata elezione di Ettore Rosato, l’ideatore del “rosatellum” che è la schifosissima legge elettorale in base alla quale negli ultimi anni siamo andati al voto. Come dire che il diavolo fa la pentola ma non il coperchio.
Va subito detto, però, che come spesso accade il maldestro Rosato paga le colpe di tanti altri autori delle leggi elettorali che ogni maggioranza ha cercato di disegnare a proprio uso e consumo fin da quando lo scientifico Sergio Mattarella (oggi Presidente della Repubblica) ideò nei primi anni novanta il famigerato “mattarellum”.
Da quel momento c’è stata una sequela i denominazioni stravaganti: mattarellum (che mandava in soffitta il sistema proporzionale con le preferenze) nata nel 1993 e abrogata nel 2005; porcellum la legge di Calderoli nata nel 2005 e dichiarata incostituzionale nel 2013; italicum (proporzionale con sbarramento al 3% e premio di maggioranza) ideata da Matteo Renzi nel 2013 e bocciata dalla e nel 2017; tatarellum ideata da Marcello Tatarella nel 2015 con il famigerato “listino” per le regionali che è poi transitato sotto altro nome per le politiche; rosatellum (ed anche rosatellum bis) ideata da Ettore Rosato nel 2017 e storicizzata come la legge elettorale più cervellotica mai esistita.
Domanda: Un Paese civile può avere cinque-sei leggi elettorali, una più schifosa dell’altra, nello spazio di trent’anni ?; io penso di no.
Il problema è che tutti dicono di volerla cambiare ma nessuno si accinge a farlo per davvero, perché ? semplicemente perché non conviene a nessuno in quanto i dirigenti nazionali dei vari partiti non vogliono a nessun costo lasciare sfuggirsi di mano la possibilità di governare il voto e, soprattutto, di poter scegliere chi dovrà essere eletto e chi deve fare soltanto il portatore di acqua.
In questi ultimi giorni, se non proprio in queste ultime ore, mi ha impressionato l’uscita pubblica di Rosato che ha sdegnosamente attaccato la sua stessa legge dicendo che se ne avesse avuto il potere l’avrebbe già cancellata da tempo.
Per il momento cerchi di incassare la sonora bocciatura che lo ha colpito in un momento assolutamente non previsto; ma così funziona la democrazia che agisce e si muove sempre in maniera scaltra e silenziosa.
La parte più ridicola della legge, relativamente agli effetti devastanti che produce, consiste nel fatto che comunque vada alla fine chi ottiene la maggioranza parlamentare non è mai maggioranza nel Paese; e questo sinceramente mi sembra un buon attentato alla vera democrazia.
Anche se, va aggiunto, con le altre leggi si rischiava sempre il parapiglia generale e la mancata chiara identificazione di chi aveva vinto e di chi aveva perso.
Carissimo Direttore Aldo Bianchini ,a mio sommesso avviso , sotto tutti i punti di vista,tecnico-giuridico ,la legge legge elettorale 3 novembre 2017, n. 165,cosiddetta ‘’Rosatellum’’ ,avente ad oggetto :’’Modifiche al sistema di elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica. Delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali e plurinominali ‘’. VA INTEGRALMENTE RISCRITTA EX NOVO DA SUBITO!
Condivido,come sempre, la tua puntuale , precisa e coraggiosa analisi da opinionista libero e indipendente.
Sintesi esemplare di un argomento complesso.
Dimentichiamo Rosato, ma assumiamo, in quanto cittadini consapevoli, l’mpegno a redigere una proposta di legge d’iniziativa popolare, che preveda l’abrogazione del “rosatellum” e un sistema elettorale proporzionale che ristabilisca il rapporto tra rappresentati e rapprentanti.