da Giuseppe Amorelli
(avvocato – scrittore)
Sabato 24 settembre alle ore 18,00 è stato presentato il “saggio “ di Fra Piero Sirianni: Libertà e fraternità nell’esperienza e nella teologia francescane, nell’incantevole scenario dell’Hotel Borgo Antico di San Severino di Centola.
Lodevole l’iniziativa è stata curata da Stefania Saldi che ha voluto fortemente che l’evento si celebrasse con l’aiuto dell’Associazione “Il Borgo” presieduta da Ester Giannilivigni.
Ha moderato la serata Ivana Fucciolo componente del direttivo dell’associazione “Il Borgo” di Sanseverino di Centola.
Ne hanno discusso con l’autore Padre Antonio Gagliotta che ha improntato il suo intervento sulla vita di San Francesco mettendo in rilievo gli aspetti spirituali e i contrasti del santo di Assisi con il clero.
Giuseppe Amorelli ha evidenziato come il messaggio di Francesco, abbia un valore non solo teologico ma anche e soprattutto antropologico e sia ancora attuale.
La riflessione è stata incentrata sul significato della “Kenosi” di San Francesco, ovvero la spoliazione , la privazione dei beni, la libertà di uscire da se stessi , così come nel mistero di Cristo che con un atto libero si svuotò di se stesso ed estraniandosi dalla forma divina, prese la natura umana, si rese servo, simile agli uomini, in un rinnovamento “cordis”, non una vita egocentrica ma altro-centrica. Un atto di amore per l’uomo, un amore che porta a donare noi stessi. Libero è infatti soltanto colui nel quale l’uomo interiore domina su quello esterno. La coscienza e la liberta del cuore sull’istinto e sulla passione.
Altro concetto che promana dal testo è quello relativo all’”Amore”. Un amore non captativo ovvero incentrato sui nostri bisogni e sul percepire l’atro come funzionale per il nostro esclusivo benessere. La nostra felicita affettiva nasce dal fatto che l’atro soddisfi i nostri bisogni. L’”amore” che predica Francesco è un Amore oblativo che consiste nel voler ben senza aspettarsi nulla in cambio , un amore incondizionato quello che nasce quando amiamo una persona e l’accettiamo per quella che è , con i suoi pregi e difetti senza volerla cambiare e non basino l’affetto sui nostri bisogni ma sul bene comune.
Il Significato di “Metanoia” che si inviene nella vita di Francesco ovvero la trasformazione interna della persona la conversione , un cammino verso la comunione con gli altri con il puro amore rispetto alle logiche mondane dell’egocentrismo e del possesso.
Il mondo oggi dovrebbe guardare con attenzione a Francesco di Assisi come uomo libero in pace con se stesso e riconciliato con gli altri, testimone della fratenità e della libertà cristiana che rendono capaci di uscire da se stessi ed aprirsi ad ogni essere creato