da Pietro Cusati (giornalista – giurista)
La società Italgroup srls induceva il consumatore a firmare un modulo che lo vincolava all’acquisto, rassicurandolo che invece non c’era alcun obbligo, senza peraltro informare dell’esistenza del diritto di recesso. L’Antitrust ha chiuso il procedimento nei confronti di Italgroup S.r.l.s. con una sanzione di 50mila euro perché ne ha ritenuto la condotta ingannevole, omissiva e aggressiva. Secondo l’Antitrust la società contattava telefonicamente i consumatori prospettando loro la visita a domicilio di un agente per la consegna di un catalogo di prodotti, di buoni o di tessere per ottenere sconti. Nel corso della visita gli agenti inducevano il consumatore a sottoscrivere un modulo, rassicurandolo sull’assenza di obblighi di acquisto, senza fornire informazioni sull’esistenza del diritto di recesso né sulle condizioni per esercitarlo. In realtà la sottoscrizione del modulo vincolava all’acquisto , nell’arco di tre anni , di prodotti presenti nel catalogo della società, di costo compreso fra 3.990 euro e 6.990 euro. Nel corso di una seconda visita a domicilio, gli incaricati di Italgroup pretendevano con insistenza un primo acquisto, affermando che il consumatore non avrebbe avuto la possibilità di recedere dal contratto e ricorrendo talvolta anche a pressioni verbali e alla minaccia di adire le vie legali. In alcuni casi Italgroup S.r.l.s. ha annullato i contratti e ha restituito le somme ricevute solo a seguito dell’intervento di legali o di richieste di informazioni da parte dell’Antitrust. Le promesse di buoni o tessere per ottenere sconti, servivano in realtà ad indurre il consumatore a sottoscrivere inconsapevolmente un contratto di ingente importo per l’acquisto di prodotti. In particolare, Italgroup, a partire almeno da gennaio 2021 , ha contattato telefonicamente i consumatori, prospettando loro la visita a domicilio di un agente per la consegna di un catalogo di prodotti, di una tessera gratuita e di buoni sconto. Nel corso della visita, gli agenti hanno indotto i consumatori ad apporre la propria firma su un modulo, all’asserito fine di attestare l’avvenuta consegna, rassicurandoli circa il fatto che la sottoscrizione non avrebbe comportato impegni di spesa. In realtà, la sottoscrizione del modulo vincolava all’acquisto, nell’arco di tre anni, di prodotti presenti nel catalogo della società, da un minimo di 3.990 euro ad un massimo di 6.990 euro, con l’obbligo di effettuare comunque acquisti ogni anno, oppure, in altri casi, ad utilizzare nell’arco di quattro anni un pacchetto vacanze denominato “Eco Touring”, per l’importo di 4.500 euro. Nel corso della visita non sono state fornite ai consumatori le informazioni precontrattuali, tra cui in particolare quelle relative alla possibilità di esercitare il diritto di recesso. In alcuni casi gli agenti della società Italgroup non hanno lasciato ai consumatori copia del modulo sottoscritto. Solo a seguito di una seconda visita degli agenti, volta a dare esecuzione al contratto, i consumatori hanno acquisito consapevolezza del vincolo contrattuale assunto. In taluni casi gli agenti hanno minacciato di esperire azioni legali per indurre i consumatori a dare esecuzione al contratto. Secondo l’Antitrust le segnalazioni dei consumatori e la documentazione ispettiva conferma che i consumatori venivano contattati dagli agenti quasi sempre telefonicamente, allo scopo di fissare un appuntamento presso le rispettive abitazioni, fornendo come motivazione la possibilità di ottenere sconti e la presentazione di un catalogo di prodotti a prezzi convenienti. In alcuni casi è stata proposta la partecipazione ad un sondaggio , mentre in altri i consumatori sono stati avvicinati con la proposta di entrare a far parte della rete di vendita della società. Secondo l’Antitrust la documentazione agli atti conferma che i consumatori non sono stati resi edotti della possibilità di recedere dai contratti inconsapevolmente sottoscritti, non avendo in molti casi gli agenti fornito copia del modulo contrattuale sottoscritto.