Aldo Bianchini
POLLA – Può il cattivo funzionamento dei condizionatori d’aria condizionare il corretto funzionamento della sala operatoria di chirurgia ?
Sicuramente no; ma è quello che sembra stia accadendo nel piccolo presidio ospedaliero che è un avamposto importantissimo e delicatissimo per una popolazione che sfiora i 70mila abitanti del Vallo di Diano.
La sala operatoria, secondo le indiscrezioni trapelate, non sarebbe agibile a causa dell’alta temperatura (circa 27-28°) che in questi giorni viene registrata all’interno della delicata struttura; una temperatura a dir poco compromettente per il delicato lavoro di chirughi, medici e infermieri; ma che si aggraverebbe ancor di più per i pazienti costretti sul letto operatorio e ricoperti con pesanti teli sterili e sotto le “luci scialitiche” che porterebbero l temperatura media livelli tra i 32 e i 33°; ambiente tale da aver costretto, così si sussurra, in data di ieri 27 luglio 2022 il direttore della U.O.C. dr. Aurelio Nastro a sospendere la seduta operatoria.
Con questo caldo soffocante proprio non ci voleva.
Del fattaccio sarebbero stati allertati il d.g. Vastola, il capo dipartimento specialità chirurgiche Sanseverino, il direttore della UOC Anestesia e Rianimazione De Angelis e i responsabili dell’ufficio tecnico e del pronto soccorso del p.o. pollese.
Incredibile ma vero, una cosa che non dovrebbe mai accadere sembra che sia realmente accaduta nel p.o. L. Curto di Polla che, già di per se, è al centro di polemiche e di ripicche politiche che ne bloccano la crescita ed il perfetto funzionamento.
Saprà il nuovo direttore generale dr. P. Vastola porre rapido rimedio al grave inconveniente; aspettare per credere, tenendo presente che ogni ora di ritardo aumenta la gravità del problema.
I CITTADINI DEL VALLO DI DIANO PRIVI DELLA NECESSARIA ASSISTENZA SANITARIA, UNA SITUAZIONE DI NOTEVOLE DISAGIO?
Nella loro qualità di autorità sanitarie locale i primi cittadini di Padula ,Casalbuono, Sanza, Montesano sulla Marcellana e Buonabitacolo, hanno scritto al Direttore generale dell’Asl Salerno 3, Mario Iervolino, per avere chiarimenti in merito ai “disservizi e al malfunzionamento nella gestione dell’emergenza presso il Distretto sanitario Ex Clinica Fischietti di Padula”. In particolare, i Sindaci Michela Cimino, Carmine Adinolfi, Vittorio Esposito, Giuseppe Rinaldi e Giancarlo Guercio chiedono le motivazioni legate alla carenza di personale medico e della conseguente difficoltà di copertura dei turni di servizio per assicurare l’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza, in quanto il servizio registra uno scollamento tra i turni del personale, attività assistenziale e movimentazione dei mezzi di soccorso. Inoltre i Sindaci segnalano la mancanza del medico nel turno notturno presso la Postazione di Padula e l’impossibilità di garantire l’assistenza sanitaria.