Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – La lettera aperta scritta da Beniamino Curcio (presidente in carica del Consorzio di Bonifica) e pubblicata su questo giornale il 12 luglio scorso sotto il titolo “IL CONSORZIO DI BONIFICA ALLE PRESE CON I PROBLEMI DELLA SICCITA’ E DEI FURTI” è stata letta da moltissimi cittadini del Vallo di Diano ed ha riscosso un notevole successo mediatico e di consensi.
Ovviamente la lettera, che pur rappresentando una desuetudine nel mondo della politica e della gestione della cosa pubblica locale appare come una lucida analisi della situazione di rischio che forse sfugge alle stesse autorità di pubblica sicurezza, ha sollecitato l’intervento anche di chi pur non essendo più direttamente impegnato è stato negli anni addietro un protagonista della politica locale valdianese a livello provinciale.
Tra i tanti messaggi ricevuti ho scelto quello che mi sembra (naturalmente dal mio punto di vista) rappresentare meglio la pochezza della politica locale impegnati più a inseguire poltrone che a risolvere i problemi; la scelta è caduta su Giovanni Cancellaro (padulese, già consigliere provinciale) e sul suo messaggio:
- Ottimo, costruttivo, propositivo, requisiti che portano alcuni a scavare il fosso intorno. Di solito nel Vallo di diano quando qualcuno si affaccia o sta per raccogliere il seminato …. altri pensano già a come togliergli la presidenza !!! Vizio valdianese e non solo! Cerchiamo di imparare ad innaffiare la pianta quando sta crescendo …Interessi politici e di potere o meno io dico sempre la verità e soprattutto come la penso! Beniamino è uno che dice le cose e non si nasconde. Elemento questo che genera pericoli virtuali in testa a politici distorti … Vedrai ..
Condivido pienamente il pensiero di Giovanni Cancellaro e non avendo poteri divinatori non so come andrà a finire nel caso specifico di Beniamino Curcio che, dopo aver lasciato l’incarico di direttore della Comunità Montana per raggiunto pensionamento, si accinge a ricandidarsi alla presidenza del Consorzio di Bonifica Integrato del Vallo di Diano e Tanagro che ha condotto, quasi per mano, in maniera assolutamente in maniera equilibrata e molto professionale in considerazione del fatto che il presidente uscente, per ragioni di studio, è molto preparato proprio nella materia da cui si genera l’esistenza dello stesso Consorzio, senza guardare a destra o sinistra e neppure al centro. Del resto il recente blitz di Beniamino per ottenere il finanziamento di 2milioni di euro per la realizzazione dell’invaso di Casalbuono (l’invaso sarà costruito all’altezza di Ponte del Re nella parte alta del bacino idrografico del fiume Tanagro, nel tratto montano che porta la storica denominazione di Fiume Calore), nell’ottica del “piano invasi” promosso da Regione Campania, è la plastica dimostrazione delle intuizioni operative del presidente del Consorzio. Un’opera utilissima e di sicuro impatto sociale per la grande siccità che ci aspetta e che Curcio ha ben descritto nella sua lettera aperta.
L’ho scritto altre volte e lo ripeto oggi, il dr. Beniamino Curcio ha tutte le qualità per continuare alla grande il suo impegno; ma le stesse qualità, unite ad un senso di equilibrio politico fuori dal comune, ben si conciliano con le attitudini che un soggetto dovrebbe avere per presiedere lo stesso Parco Nazionale del Cilento del Vallo di Diano e degli Alburni (PNCVDA). Difatti il Parco è attualmente, per volere del governatore De Luca, nelle mani del “commissario” Tommaso Pellegrino che da ambientalista puro ha comunque presieduto per alcuni anni il Parco con grande professionalità ed autonomia.
La domanda è: “La politica del Vallo di Diano, nei prossimi mesi, saprà fare squadra per smentire il passato e rilanciare il comprensorio verso un futuro più concreto senza dividersi tra Corrado e Tommaso come ha fatto spocchiosamente fino ad oggi ?”.
Primi banchi di prova “Consorzio e Parco”, Beniamino Curcio sembra l’uomo giusto per ricoprire l’una o l’altra carica per rappresentare al meglio il vasto territorio.