da Pietro Cusati
Interventi urgenti e indifferibili al Governo sulla questione cinghiali, in Italia sono circa tre milioni quelli censiti, è la prima volta che ventuno assessori regionali all’agricoltura hanno chiesto insieme un intervento del governo in merito all’emergenza cinghiali, in particolare un allargamento di due mesi della stagione venatoria e strumenti di contenimento dei cinghiali.
“Siamo fortemente allarmati e preoccupati perché la situazione nel territorio è veramente tragica non soltanto per quel che riguarda i danni agricoli che i cinghiali stanno facendo sul territorio ma anche per una questione di sicurezza a causa della peste suina africana a cui si mischia non soltanto nel settore zootecnico ma anche a livello della salute per l’uomo senza parlare degli attacchi all’uomo”. Lo ha detto Federico Caner, coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni . Una vigilanza a livello territoriale perché con la modifica della legge Delrio le competenze sono passate alle regioni che però non hanno strumenti e personale per fare il contenimento. Un doppio effetto, il danno economico per le imprese agricole in un momento delicato come questo e un danno di carattere ambientale. Il problema della peste suina e gli attacchi all’uomo,l’emergenza cinghiali sta avendo effetti sul settore agricolo, oltre a rappresentare un rischio per la salute dei cittadini,anche la Coldiretti si è unita all’allarme dei 21 assessori all’Agricoltura di tutte le regioni italiane che hanno chiesto misure attuative e lo sblocco di un decreto interministeriale di competenza del Mite, del ministero della Salute e del ministero dell’Agricoltura che è stato approvato due mesi fa in conferenza delle regioni ma non se ne è fatto più nulla. Il decreto prevedeva l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette. L’emergenza cinghiali interessa ormai tutti i territori ed è urgente un intervento normativo del Governo. Secondo un’analisi condotta dall’associazione su dati Asaps, nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore a causa di cinghiali e animali selvatici che invadono ormai campagne, città, strade e spiagge. In dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali , secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat . Nell’ultimo anno si sono verificati 13 vittime e 261 feriti gravi .Le campagne continuano a essere devastate dai cinghiali. “È paradossale che con i costi fuori controllo noi dobbiamo spendere di più per coltivare e il raccolto ci vien distrutto dai selvatici”, denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Per far fronte al problema la Coldiretti ha promosso un’alleanza tra il mondo agricolo e il mondo venatorio e della gestione faunistica con il Comitato nazionale caccia e natura (Cncn). Si tratta di una rete di di aziende per il monitoraggio e la gestione del territorio nazionale con l’obiettivo di rappresentare un argine alla proliferazione di fauna selvatica che mette a rischio la vita dei cittadini sulle strade e colpisce le produzioni agroalimentari .