A LAMPEDUSA LA settima edizione del PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE CRISTIANA MATANO,originaria di salerno a lucia capuzzi di avvenire per la sezione carta stampata.

 

da Pietro Cusati

Il premio Internazionale di giornalismo è dedicato alla  giornalista Cristiana Matano  originaria di Salerno,sorella di Monica ,giornalista RAI  , laureata in Lettere moderne, giornalista professionista, aveva lavorato per il Giornale di Sicilia e per l’agenzia di stampa Italpress. Era poi diventata uno dei volti più noti dell’emittente televisiva Tgs. Mori a  46 anni per una grave malattia.

La giornalista Lucia Capuzzi  di Avvenire ,per il suo lavoro , impegnato, approfondito e coraggioso nonché  un riconoscimento a tutta la testata, all’Avvenire che in questi anni ha saputo fare informazione in maniera attenta, equilibrata senza accettare condizionamenti, stando sempre dalla parte della verità ma anche con grande senso di responsabilità, il Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano. Lucia Capuzzi è laureata in Scienze Politiche ed  ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dei Partiti e dei movimenti politici all’Università di Urbino, con una tesi sull’emigrazione italiana in Argentina. Da questo studio è nato il volume “La frontiera immaginata. Profilo politico e sociale dell’emigrazione italiana in Argentina nel secondo dopoguerra” (Franco Angeli, 2006). Dal 2004, dopo il Master all’Università Cattolica, ha intrapreso la professione giornalistica. Attualmente lavora come inviata nella redazione Esteri di Avvenire, dove si occupa in particolare di America Latina. I suoi reportage sono stati insigniti dei premi Luchetta (2014), Colombe d’oro per la Pace (2016), Giornalisti del Mediterraneo, Parise ed Enzo Rossi-Altrapagina (2018). Di recente ha pubblicato, “Frontiera Amazzonia” (con Stefania Falasca, 2019) e “Un Continente in rivolta” (2020).  La serata finale della settima edizione di Lampedus’amore si è aperta con la cerimonia di consegna dei Premi giornalistici internazionali Cristiana Matano, organizzati con il sostegno dell’Ordine dei Giornalisti, della Fnsi e del Parlamento Europeo. A Carlo Bartoli, Presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, è stata consegnata la barchetta di legno, realizzata con i legni recuperati nel cimitero dei barconi degli immigrati di Lampedusa, simbolo del festival Lampedus’amore. Oltre a Lucia Capuzzi, premiata per la sezione carta stampata, sono stati premiati Angela Caponnetto (Rainews24) per la Stampa nazionale sezione video, Alvise Armellini Stampa estera: (AFP – Agence France Press), Roberta Chiarello e Tommaso Bertini (Lumsanews.it) sezione Under 30. Ricordando David Sassoli, un premio è stato assegnato a Emergency per il suo impegno umanitario in memoria di Gino Strada. Riconoscimenti sono andati agli studenti delle Pelagie che hanno preso parte al corso di formazione su giornalismo e legalità e alle eccellenze lampedusane. Filippo Mulè, ideatore e direttore della manifestazione e presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus ha ricordato come “Riflessioni, leggerezza, cultura, buon giornalismo: il nostro viaggio continua e dopo sette anni non abbiamo smarrito la voglia di ricordare e raccontare. È stata un’edizione ricca di contenuti, qualità e presenze importanti, probabilmente una delle migliori. Tutto ciò ci responsabilizza e ci invita ad andare avanti verso nuovi traguardi. Il pubblico che ha affollato le tre serate a Piazza Castello è stato il riconoscimento più bello. Siamo pronti a ripartire da queste emozioni per continuare il nostro percorso e portare avanti i valori dell’integrazione tra i popoli e del confronto. Incontrarsi è sempre un arricchimento, farlo a Lampedusa è qualcosa di unico ”.

 

 

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