da Pietro Cusati
È morto a Milano il Cavaliere del Lavoro Leonardo Del Vecchio,aveva 87 anni, lascia sei figli ,fondatore di Luxottica e presidente del gruppo Essiliux ,primo azionista di Mediobanca, con una partecipazione del 19,4%, se ne è andato senza fare rumore, così come ha costruito il suo impero. Nato a Milano nel 1935 da una famiglia di emigrati pugliesi, ha vissuto la propria infanzia in orfanotrofio a Milano. A 26 anni fondò ad Agordo,in provincia di Belluno, l’azienda Luxottica, partendo da un piccolo terreno . «La mia fortuna è stata il collegio», raccontava. «Il collegio è diventato la mia famiglia. Stavo bene, mi hanno insegnato le regole e dato un lavoro. E poi l’azienda è diventata la mia famiglia. Solo adesso mi rendo conto che dedicando tutto me stesso alla fabbrica, ai miei collaboratori , perché ci tengo veramente, ho rispetto del lavoro e delle persone, ho passato poco tempo con i miei figli. Ecco il mio unico cruccio».
Leonardo Del Vecchio da bambino: a 7 anni entrò nell’orfanatrofio Martinitt,grazie alla lettera che la madre Grazia Rocco «vedova Del Vecchio» , scrisse nel mese di maggio del 1942,alla Direzione dell’Istitituto: ‘’ dovendo andare a lavorare e non avendo nessuno a chi affidarlo il piccolo Leonardo mi starebbe su la strada e prima che mi abbia a capitarle qualche disgrazia preferisco il suo ricovero anche per una più accurata educazione. Voglio sperare che questa spettabile direzione vorrà prendere in considerazione la mia domanda e potermi presto aiutare’’. La lettera è stata pubblicata all’interno della biografia scritta dal giornalista Tommaso Ebhardt. Il padre di Leonardo Del Vecchio emigrato con la famiglia da Barletta a Milano, nel quartiere Baggio, negli Anni 30, era morto per una polmonite fulminante prima della nascita del bambino.
Il Martinitt accoglie Leonardo Del Vecchio fino ai 14 anni, quando trova il suo primo lavoro come garzone nella bottega di un incisore, per poi diventare operaio
‘’ Milano perde una delle figure più emblematiche della sua storia recente, il valore fondante di Milano è il lavoro e Leonardo del Vecchio vi ha speso tutta l’esistenza, fino all’ultimo suo istante’’ lo ha ricordato il Sindaco di Milano Beppe Sala .La sua morte raccoglie il ricordo e il riconoscimento di moltissimi protagonisti della politica e dell’economia, dal premier Mario Draghi ai ministri Giorgetti, Brunetta e alla presidente del Senato Elisabetta Casellati, fino agli imprenditori John Elkann, Letizia Moratti, Alessandro Benetton e a Francesco Gaetano Caltagirone con il quale ha condiviso le ultime battaglie finanziarie.”Del Vecchio ha creato una delle più grandi aziende del Paese , ha ricordato il presidente del Consiglio, Mario Draghi , partendo da umili origini, dall’accoglienza presso l’orfanotrofio dei Martinitt a Milano e dall’esperienza come garzone e operaio. E’ stato un grande italiano: ha portato la comunità di Agordo e il Paese intero al centro del mondo dell’innovazione”. “Ne sentirò la mancanza come amico, come imprenditore e come uomo di princìpi”, aggiunge Francesco Gaetano Caltagirone, che ha “sempre apprezzato la sua lealtà, la sua voglia di lavorare per il bene dell’azienda, con assoluto distacco dal potere che la forza economica può dare, la sua grande visione anche sociale”.