Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Dopo un prolungato periodo di silenzio, causa pandemia, ecco che “i liberi pensatori” sono ritornati a vedersi in presenza.
E lo hanno fatto ritrovandosi in una delle tante pizzerie del territorio valdianese come si evince dalla foto; erano in sei, partendo dalla sinistra ci sono Natino (nome d’arte), Michele, Luciano, Gerardo, Aldo e Pierino.
Dopo tanto tempo i sei hanno discusso a 360° delle varie problematiche che assillano il Vallo di Diano e la società in genere; l’unico argomento che non è stato toccato è quello della guerra Russia-Ucraina. Toppi esperti ci sono in giro che si esibiscono nei vari convegni organizzati nella zona; meglio avere le idee più chiare.
Si è parlato della lunghezza dei tempi per la ricostruzione del Ponte Tanagro che unisce Padula a Sassano e dei disagi causati non solo ai residenti di quell’ampia zona ma anche alle tante attività imprenditoriali e commerciali che a causa della chiusura del ponte sono costretti a notevoli sacrifici per sopravvivere.
Naturalmente non sono mancate le analisi politiche sui due consiglieri regionali del Vallo e sulle tante amministrazioni comunali; con il risultato che qualcosa non gira nel verso giusto anche nelle tante istituzioni, enti locali come la Comunità Montana e il Consorzio di Bonifica, per non parlare dei Gal e di tutti quei meccanismi messi in piedi soltanto per assicurare posti di comando ai politicanti trombati dagli elettori.
Si è discusso anche del Parco Nazionale che presto dovrebbe avere un nuovo presidente, ed anche del Consorzio di Bonifica per il quale si avvicinano i tempi delle nuove elezioni.
Gli incontri tra i liberi pensatori continueranno con la passata metodicità; e di argomenti da trattare ce ne saranno davvero tanti.
Dimenticavo di dire che il presidente dei “liberi pensatori”, l’ing. Benvenga detto Natino, ha rimarcato l’assoluta autonomia e indipendenza (nel maturare e nell’esprimere il loro pensiero) di tutti gli aderenti al gruppo.
Liberi liberi dal Brano di Vasco Rossi
Liberi liberi siamo noi
Però liberi da che cosa
Chissà cos’è, chissà cos’è
Finché eravamo giovani
Era tutta un’altra cosa
Chissà perché, chissà perché
Forse eravamo stupidi
Però adesso siamo cosa
Che cosa che, che cosa se
Quella voglia, la voglia di vivere
Quella voglia che c’era allora
Chissà dov’è, chissà dov’è